Scopelliti attacca i giornalisti definendoli “nemici”. Al ministro Cancellieri manda a dire: “A Reggio borghesia mafiosa”
Ott 16, 2012 - redazione
Il presidente della Regione è tornato sull’interruzione dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro. Critiche molto forti al Pd e al centrosinistra: «Hanno paura possano uscire le loro nefandezze». Rispetto alla Cancellieri il governatore prova a spegnere le polemiche: «Credo nella sua onestà intellettuale». Parenzo (La7): “Scopelliti chieda scusa o querelo”
Scopelliti attacca i giornalisti definendoli “nemici”. Al ministro Cancellieri manda a dire: “A Reggio borghesia mafiosa”
Il presidente della Regione è tornato sull’interruzione dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro. Critiche molto forti al Pd e al centrosinistra: «Hanno paura possano uscire le loro nefandezze». Rispetto alla Cancellieri il governatore prova a spegnere le polemiche: «Credo nella sua onestà intellettuale». Parenzo (La7): “Scopelliti chieda scusa o querelo”
(ANSA) – CATANZARO – “Credo nell’onestà intellettuale e nella buona fede del Ministro Cancellieri. Se il Ministro mi dovesse chiamare spiegherò a quattro occhi chi in quella città rappresenta la borghesia mafiosa e che negli ultimi 30 anni ha rappresentato il vero condizionamento”. Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, stamane a Catanzaro rispondendo a domande dei giornalisti sullo scioglimento del Comune di Reggio Calabria. “Nei miei otto anni – ha aggiunto – questa gente è stata fuori dalla porta. Dopo di me hanno tentato di introdursi. Con Arena sono stati messi alla porta. Non si tratta di contiguità o di infiltrazione. Si tratta di arroccamento”.
GRUPPO GIORNALISTI NO FA BENE CALABRIA
“Esiste un sistema che vede in campo una cerchia ristretta di giornalisti che non hanno interesse per il bene della Calabria. Lo scioglimento – ha aggiunto – non è stato certo uno spot pubblicitario per tutta la Calabria. Il problema è come si raccontano i fatti e quanto vengono pompate le notizie. Basti pensare a quali giornalisti hanno fatto le domande al Ministro Cancellieri durante la conferenza stampa sullo scioglimento”. A Scopelliti è stata poi posta una domanda sulla trasmissione ‘In Onda’ su La7 di sabato scorso durante la quale una persona presente in piazza a Reggio Calabria ha protestato contro i giornalisti che, a suo dire, starebbero affossando il turismo della città. “Probabilmente quella protesta – ha detto Scopelliti – è scaturita dal fatto che a Reggio hanno visto tutti che sabato mattina il giornalista de La7 che era in città si è incontrato con i giornalisti Baldessarro, Ruotolo e Musolino”. Successivamente ha specificato che il giornalista Ruotolo citato durante la conferenza stampa era Guido Ruotolo. “Prima o poi – ha concluso Scopelliti – la realtà su come stanno le cose verrà fuori. Sono convinto che se sono stati commessi degli errori ognuno dovrà risponderne. Qualche giornalista nazionale si sta già accorgendo di ciò che sto dicendo ed io ho avuto modo di leggerlo sul suo blog”.
PD HA PAURA NEFANDEZZE PASSATO
“Quando il Pd calabrese chiede le nostre dimissioni lo fa perché ha paura che noi possiamo raccontare ai calabresi le nefandezze che abbiamo trovato”. Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, rispondendo a domande dei giornalisti che gli chiedevano un commento sulla richiesta di dimissioni avanzata dal Pd. “Hanno timore – ha aggiunto Scopelliti – che possiamo scoprire tutte le cose non fatte in passato”.
GIORNALISTI: SCOPELLITI MALE INFORMATO
“Il governatore prende lucciole per lanterne. Nessuno di noi tre ha incontrato David Parenzo prima della trasmissione ‘In onda’. Di noi tre solo Sandro Ruotolo conosce il collega di La7 che ha visto il giorno dopo in albergo”. Lo affermano in una nota i giornalisti Giuseppe Baldessarro, Lucio Musolino e Sandro Ruotolo. “Evidentemente – aggiungono – il governatore Scopelliti è stato male informato. A scanso di equivoci, Guido Ruotolo addirittura non era presente a Reggio Calabria. Sarà pur vero che, in città, c’é un clima teso, ma il rappresentante di un’Istituzione non deve scendere a questi livelli e soprattutto non può, e non deve, fare insinuazioni sui giornalisti che operano in una terra così ‘difficile'”.
Una dichiarazione e’ stata rilasciata anche dall’inviato de La Stampa Guido Ruotolo: ‘questa volta il presidente Scopelliti ha un problema di fusi orari. Io, infatti, quel giorno in questione mi trovavo a Grottaglie, in provincia di Taranto, per partecipare ad un dibattito sulla questione dell’Ilva di Taranto. Il giorno precedente, a scanso di equivoci, ed era un venerdì, ho lasciato l’albergo di Reggio Calabria alle 5 e 45 del mattino, come risulterà sicuramente alla reception dell’albergo ed ho preso l’aereo alle 6.50 dello stesso mattino per raggiungere Roma da Reggio Calabria”.
PARENZO (LA7), SCOPELLITI CHIEDA SCUSA O QUERELO
”Il governatore della Calabria più che occuparsi dei giornalisti presenti a Reggio Calabria si occupasse delle istanze del suo territorio e dei suoi cittadini. Faccia fare a noi, invece, il nostro lavoro. Lui lo può criticare, come tutti gli spettatori”. Lo afferma in una nota l’inviato della trasmissione ‘In Onda’ di La7, David Parenzo, circa quanto ha affermato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. “Se Scopelliti – aggiunge – non chiede scusa per quanto ha affermato nella conferenza stampa di oggi, insinuando che qualcuno mi ha imbeccato, provvederò a querelarlo e con il ricavato comprerò una casa a Reggio Calabria aiutando l’economia del territorio. Sandro Ruotolo è un amico ed un grande cronista che ho incontrato il giorno dopo la trasmissione, per caso, in albergo. Non ho avuto l’onore di conoscere Baldessarro e Musolino, che spero di incontrare presto nella mia nuova casa di Reggio Calabria”.