Scarcerati l’esponente del Pdl e l’avvocato coinvolti nell’inchiesta sui clan del lametino
Set 26, 2013 - redazione
Giampaolo Bevilacqua, ex consigliere provinciale ed ex vicepresidente Sacal, e Giuseppe Lucchino erano stati arrestati nel corso dell’operazione Perseo che ha scoperto i legami tra ‘ndrangheta e politica nel catanzarese. Il tribunale ha accolto il ricorso dei loro avvocati: non c’è l’esigenze della carcerazione preventiva
Scarcerati l’esponente del Pdl e l’avvocato coinvolti nell’inchiesta sui clan del lametino
Giampaolo Bevilacqua, ex consigliere provinciale ed ex vicepresidente Sacal, e Giuseppe Lucchino erano stati arrestati nel corso dell’operazione Perseo che ha scoperto i legami tra ‘ndrangheta e politica nel catanzarese. Il tribunale ha accolto il ricorso dei loro avvocati: non c’è l’esigenze della carcerazione preventiva
CATANZARO – Il tribunale del riesame di Catanzaro ha disposto la scarcerazione di Gianpaolo Bevilacqua, ex consigliere provinciale ed ex vicepresidente della società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme, arrestato nel luglio scorso per concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione nell’ambito di un’inchiesta della Dda che ha portato all’arresto di 65 persone ritenute legate alla cosca Giampà di Lamezia. Insieme a Bevilacqua è stato scarcerato anche l’avv. Giuseppe Lucchino, arrestato nella stessa operazione e accusato anche lui di concorso esterno e truffa. I due sono stati scarcerati per mancanza delle esigenze cautelari. E proprio questa era stata la richiesta del loro difensore, l’avv. Fabrizio Gambardella (Bevilacqua è difeso anche dall’avv. Paolo Mascaro), che aveva rinunciato, invece, alla mancanza di gravi indizi ritenendo che gli indizi vi fossero.