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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Scajola nega gli affari con i Matacena. “Mi preoccupavano solo le difficoltà della Rizzo”

Scajola nega gli affari con i Matacena. “Mi preoccupavano solo le difficoltà della Rizzo”

Nell’interrogatorio che era stato secretato, Scajola si difende: «Mai fatto affari: una sola volta ho comprato casa ed è successo un casino». E rivela rapporti tra l’imprenditore catanzarese e Dell’Utri

Scajola nega gli affari con i Matacena. “Mi preoccupavano solo le difficoltà di Chiara Rizzo”

Nell’interrogatorio che era stato secretato, Scajola si difende: «Mai fatto affari: una sola volta ho comprato casa ed è successo un casino». E rivela rapporti tra l’imprenditore catanzarese e Dell’Utri

 

 

REGGIO CALABRIA – «Non ho mai fatto affari con nessuno perché non ne sono capace. L’ultima volta che ho comprato una casa ho fatto un casino. E poi vado a fare affari con loro ..». Lo dice Claudio Scajola nell’interrogatorio – che era stato secretato – con i pm. L’audio è stato depositato al Tribunale del riesame di Reggio Calabria.
Le dichiarazioni dell’ex ministro tirano in ballo l’imprenditore catanzarese Vincenzo Speziali, nipote dell’omonimo ex senatore del Pdl. «Speziali mi disse che aveva incontrato diverse volte Dell’Utri. Io ho sempre arguito che lui (Speziali, ndr) per la sua candidatura dovesse cercare gli sponsor che poteva quindi anche Dell’Utri poteva essere utile. Forse dopo il casino di Dell’Utri, lui dice è tantissimo tempo che non lo vedevo».

Speziali, che vive in Libano, secondo l’accusa, si sarebbe mosso per far spostare Amedeo Matacena da Dubai, dove si trova, a Beirut e fargli avere l’asilo politico per sottrarlo all’estradizione.

«La mia preoccupazione – spiega Scajola – era sempre quella la grandissima difficoltà economica che mi pareva di arguire» avesse Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena, a Dubai senza passaporto dopo la condanna a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Alla domande dei pm se dal punto di vista economico ci fosse qualcosa altro che lo legasse ai coniugi Matacena, Scajola ha risposto «non ho mai fatto affari con nessuno».
Negli atti depositati al tribunale della Libertà, invece, il pm aveva evidenziato i rapporti di affari tra i coniugi Matacena e lo stesso Scajola, ricostruendo una serie di società e gli interessi per investimenti nel settore energetico.

Scajola ha anche precisato che rispetto alla telefonata in cui diceva a Chiara Rizzo di fare una scelta, «n questa telefonata io fui molto duro nel dirle quale era secondo me la via che avrebbe dovuto scegliere e cioè il marito sarebbe dovuto venire qua. Avrebbe sofferto ma comunque il marito latitante è peggio che in prigione».