Nasa individua l’ora del rientro fra le 5,23 e le 7,09
Satellite: confermato il rientro, Europa non in traiettoria
Nasa individua l’ora del rientro fra le 5,23 e le 7,09
(ANSA) ROMA – Il satellite americano Uars è rientrato nell’atmosfera terrestre, distruggendosi nell’impatto, in una zona che si trova sull’oceano Pacifico. Lo rende noto la Nasa. Sulla base dei dati forniti dal Centro Interforse per le Operazioni Spaziali della base californiana di Vandenberg, l’agenzia spaziale americana ha individuato l’ora del rientro fra le 5,23 e 7.09 di questa mattina (ora italiana).
Il satellite Uars è rientrato nell’atmosfera con qualche ora di anticipo rispetto alle previsioni aggiornate in nottata nella Nasa proprio a causa del carattere imprevedibile della sua traiettoria. “L’ultimo aggiornamento della Nasa, nella notte, dava un margine di 12 ore, invece il satellite è rientrato sensibilmente prima, a testimonianza della difficoltà di calcolare traiettorie di questo tipo”, ha osservato l’astrofisico Gianluca Masi, del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. A influire sulla grande variabilità nella dinamica di rientro nell’atmosfera del satellite sono stati molto probabilmente cambiamenti avvenuti nell’atmosfera, ma è anche possibile che la perdita di un solo frammento, durante la discesa, possa avere influenzato in modo significativo l’assetto del satellite.
La caduta era prevista dalla Nasa fra la 05:45 e le 06:45 italiane. La scorsa notte il satellite defunto ha cambiato rotta, scongiurando il rischio di precipitare sui cieli d’Europa e d’Italia, e nelle ultime ore era previsto il transito su Africa, Canada e sugli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano. Lungo 10,6 metri, largo 4,5 e pesante 5,9 tonnellate, Uars (Upper Atmosphere Research Satellite) è stato in orbita per 20 anni, studiando l’ozono e le altre componenti chimiche degli alti strati dell’atmosfera fino al 2005, quando ha terminato la sua missione ed ha costantemente perso quota.
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