Prima udienza a Taranto 14 mesi dopo il delitto
Sarah: inizia il processo, Sabrina in lacrime
Prima udienza a Taranto 14 mesi dopo il delitto
(ANSA) TARANTO – E’ cominciata nel Palazzo di giustizia di Taranto la prima udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, strangolata ad Avetrana il 26 agosto 2010. In una gabbia alla sinistra della Corte di Assise ci sono le uniche detenute, Cosima Serrano e sua figlia Sabrina, accusate del delitto. In tutto gli imputati sono nove. Sabrina, ad inizio di udienza, e’ scoppiata più’ volte in lacrime. Nel pubblico presente anche il sindaco di Avetrana, Mario De Marco: il Comune chiedera’ di costituirsi parte civile nei confronti della famiglia Misseri.
Intanto la Corte d’Assise di Taranto (presidente Cesarina Trunfio, a latere Fulvia Misserini, piu’ sei giudici popolari, cinque dei quali sono donne) si e’ ritirata in Camera di Consiglio per decidere le modalita’ delle riprese televisive in aula e della diffusione delle immagini del processo, dopo aver sentito le parti. In particolare le due imputate attualmente detenute e accusate del delitto, Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, hanno chiesto, attraverso i loro legali, di non essere riprese durante il processo. Infatti, come prevedibile per un delitto che ha sempre avuto una forte attenzione dei media, c’e’ grande ressa di giornalisti e cameramen.
La famiglia della vittima e’ in aula. Giacomo Scazzi, Concetta Serrano e il loro figlio Claudio sono giunti poco prima delle 9 accompagnati dai loro legali. In aula c’e’ anche Michele Misseri, accompagnato dal suo legale, Armando Amendolito. L’agricoltore di Avetrana e’ passato dinanzi ai famigliari di Sarah e ora e’ seduto a distanza su una sedia vicino ad una delle due ‘gabbie’.
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