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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Sanità, manca il presidente del Collegio Medico, i dipendenti malati di cancro non possono andare in pensione Giuseppe Gentile : "E’ veramente ingiustificabile quanto accade all’ASP di Reggio Calabria,Oramai il numero dei dipendenti gravemente ammalati continua a crescere, non si sa se avranno la fortuna di veder realizzato il sacrosanto diritto di una visita medica collegiale ed essere collocati in pensione per malattia"

Sanità, manca il presidente del Collegio Medico, i dipendenti malati di cancro non possono andare in pensione Giuseppe Gentile : "E’ veramente ingiustificabile quanto accade all’ASP di Reggio Calabria,Oramai il numero dei dipendenti gravemente ammalati continua a crescere, non si sa se avranno la fortuna di veder realizzato il sacrosanto diritto di una visita medica collegiale ed essere collocati in pensione per malattia"

E’ veramente ingiustificabile quanto accade all’ASP di Reggio Calabria, dove alcuni dipendenti gravemente ammalati, affetti da malattie oncologiche in trattamento chemioterapico, riconosciute Invalidi Civili con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita, riconosciute persone disabili con grave Handicap ai sensi dell’Art. 33 comma 3 della Legge 104/92, hanno fatto istanza per essere sottoposti a visita medico collegiale ed essere collocati a riposo per dispensa dal servizio. Questi dipendenti aspettano da mesi la convocazione a visita medica ma, sembra che non ci sarà nessuna convocazione perché l’ASP di Reggio Calabria, non ha nominato il presidente del Collegio Medico.
Oramai il numero dei dipendenti gravemente ammalati continua a crescere, non si sa se avranno la fortuna di veder realizzato il sacrosanto diritto di una visita medica collegiale ed essere collocati in pensione per malattia.
Possibile che la Direzione dell’ASP di Reggio Calabria non è nelle condizioni di trovare un medico disponibile alla nomina di presidente del Collegio Medico preposto alla dispensa dal servizio dei dipendenti ammalati?
Nel frattempo chi ha superato il limite massimo di malattia, si ritroverà con la decurtazione dello stipendio (oltre al danno la beffa) e, se avrà ancora la forza per farlo, dovrà rivendicare questi diritti sacrosanti ricorrendo al giudice del lavoro, con tutto ciò che ne consegue.
Ma veramente si parla ancora di ricondurre la Sanità Calabrese a un livello di efficienza accettabile, mentre ancora non si è in grado di garantire una visita medica ai dipendenti gravemente ammalati?
Questi elementari diritti, negati all’ammalato, diventano oltremodo insopportabili quando l’ammalato coincide con gli Operatori Sanitari che si sono spesi, in maniera veramente esemplare, anche nella fase ultima della pandemia ed oggi non riescono a ricevere un diritto per la loro malattia.
Tuttavia, auspichiamo che il Commissario dell’ASP, intervenga tempestivamente esercitando il ruolo che gli è stato assegnato e si determini provvedendo tempestivamente alla nomina del Presidente della Commissione preposta alla dispensa dal servizio del personale dipendente gravemente ammalato.