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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Sanità e nuovi scenari politici, Luigi Longo intervista l’on. Demetrio Battaglia leader storico del partito democratico reggino L'ex deputato del Pd indica la linea e qualche suggerimento

Sanità e nuovi scenari politici, Luigi Longo  intervista l’on. Demetrio Battaglia leader storico del partito democratico reggino L'ex deputato del Pd indica la linea e qualche suggerimento

In grassetto le domande dell’editore di Approdo Calabria Luigi Longo

 

Il disastro della sanità è responsabilità della gestione politica regionale o nazionale?

La politica in Calabria negli ultimi trenta anni non ha mai gestito la sanità ,si è fatta gestire dalla sanità. Nella Sanità si è accentuata sempre più una rete di potere composta da centri e strutture sanitarie private ,da fornitori , da medici , paramedici ,dirigenti amministrativi , con grandi ambizioni personali e finanziarie e poche qualità professionali . Una rete che ha sprigionato una grandissima capacità elettorale spesso decisiva non solo per la sorte del singolo eletto ma per la coalizione che vincente. Una rete che dopo il 1995 , ha aumentato a dismisura la capacità di incidere con l’indicazione preventiva e l’introduzione della scelta del Presidente direttamente dalle urne. Questa rete diventata sistema di potere è stata agevolata dalla perdita di ruolo , funzioni e prestigio dopo gli anni novanta , dei partiti e della politica. Una rete che offre i voti alla politica e in cambio ottiene direttamente o indirettamente la gestione del settore .Una rete che da poi alla politica altri servigi , ad esempio assunzioni e perché no anche compartecipazione finanziaria in affare loschi . Da questi accordi sono scaturite poi le scelte scellerate che hanno prodotto qualità sanitaria bassa sia nel settore pubblico che in quello privato, infiltrazioni mafiose e massoniche e corruzioni. Di questo quadro sono rimasti ostaggio inconsapevoli tanti politici e operatori sanitari. Tantissimi invece sono stati i carcerieri. Se questa rete non viene azzerata e non si spezza questo diabolico intreccio non c’è futuro e continueremo a vedere lacrime di coccodrillo versate da tanti , in favore di telecamere accese ,pronti poi ad asciugarsi le lacrime per sedersi nella “rete “ ed individuare i nuovi vincitori delle prossime elezioni regionali a telecamere spente. Dunque responsabilità per debolezza o incapacità della politica Regionale e responsabilità per arroganza e presunzione della politica nazionale
Questo però è avvenuto anche in altre zone del paese e la Sanità è migliore di quella Calabrese
La Calabria non ha il San Raffaele e nemmeno il tessuto sociale, culturale, economico e la classe dirigente di altre regioni anche a noi più vicine. Il sistema scolastico e quello universitario non tracciano un futuro concreto per i giovani e la società. Il sistema produttivo è debole ed imbrigliato . La ndrangheta è forte e la burocrazia obsoleta. Il collasso calabrese è frutto anche di questo contesto complessivamente degradato della nostra Regione ,nel quale le dinamiche affaristiche , le speculazioni, le clientele si sono inserite e cementificate.

Oggi siamo arrivati agli ospedali da campo

Continuiamo a tamponare gli effetti di un disastro e non curare le cause . Duole il cuore vedere tante strutture ospedaliere chiuse e magari davanti alle stesse assistere all’innalzamento delle tende. Non era possibile sistemare a settembre questi ospedali ?

C’è una speranza di futuro per la nostra terra ?

Un altro vizio calabrese è quello di parlare e decidere spesso sull’onda di quello che pensa la pubblica opinione o di quanti si arrogano il diritto di pensare per conto della pubblica opinione.
Prima la politica ritorna ad essere autonoma da tutto quello che la circonda ed avere anche una idea e un progetto , prima la Calabria potrà intraprendere un cammino nuovo e di speranza. Nessuno immagini di cavalcare la pubblica opinione perché essa non ha l’obbligo della coerenza e può all’improvviso cambiare idea e obiettivo. Cosa diversa confrontarsi ed accogliere le spinte positive che provengono dalla società Coerenza , autonomia e capacità di pensiero e di azioni dovranno essere regole e presupposti per la politica che vuole modernizzare la Calabria . Il futuro sarà molto duro per l’intero meridione e ci sono molti rischi di tenuta della coesione sociale e della democrazia , ma la Calabria può e deve farcela , affidandosi magari ad una generazione diversa dalla mia che ha sbagliato per azioni o omissioni.

La sottosegrataria Zampa alla sanità , del suo partito il PD
Ha detto in relazione alla Calabra “ Una questione che il nostro paese deve affrontare è quella di
Avere persone che siano in grado di dire “ Abbiamo sbagliato “ . Condivide ?

No è una dichiarazione omissiva , banale , in linea con i tempi attuali e odora pure di ipocrisia secondo una specifica tradizione culturale e politica. La Zampa applica sola la prima parte di un vecchio detto “ errare è umano “ dimentica il resto “perseverare è diabolico “ come in Calabria e non solo in Calabria. Avrei condiviso se avesse detto la questione da affrontare è avere persone in grado di dire abbiamo sbagliato , abbiamo perseverato , andiamo a casa . In Italia pochi lasciano incarichi o meglio si lascia un posto per coprirne un altro.

Si parla di lei quale possibile candidato alla Presidenza . E’ vera questa voce

No non ho mai lasciato un posto per ricoprirne un altro