“Sanità: Cotticelli e Schael faranno meglio di Scura” Lo dichiara la portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle, Federica Dieni
«Non ho dubbi sul fatto che il generale Saverio Cotticelli e il suo vice, Thomas Schael, riusciranno a fare meglio del loro predecessore alla guida della sanità calabrese». È quanto dichiara la portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle Federica Dieni. «L’auspicio – continua la parlamentare – è che, finalmente, i nuovi commissari riescano a invertire la tendenza in un settore che sconta l’incapacità dei tecnici nominati dai precedenti governi e, in egual misura, le responsabilità di una classe politica immatura e clientelare, che ha sempre considerato la sanità come un bancomat e mai come un sistema in grado di erogare servizi all’altezza della domanda dei pazienti».
«Purtroppo – aggiunge Dieni –, dieci anni di Piano di rientro e nove di commissariamento non hanno prodotto i risultati positivi richiesti da simili regimi straordinari. I Livelli essenziali di assistenza continuano a essere al di sotto degli standard, l’emigrazione sanitaria è ancora in crescita e i conti sembrano fuori controllo a causa di un disavanzo che, malgrado i sacrifici fatti dai calabresi in questi anni, non accenna a diminuire ma, anzi, aumenta a dismisura. Significa che, come ha rilevato il Tavolo Adduce nel verbale relativo all’ultima riunione, i calabresi potrebbero subire un nuovo aumento delle aliquote Irap e Irpef. Senza contare il possibile nuovo stop del turnover del personale sanitario e il blocco dei trasferimenti non obbligatori del bilancio regionale».
«Di sicuro – conclude la deputata 5 stelle –, Cotticelli e Schael non potranno fare peggio dei loro predecessori. Sento perciò il dovere di augurare loro buon lavoro ma anche di sollecitarli – sicura di trovare una loro pronta risposta – rispetto a una vicenda che mi sta particolarmente a cuore: quella dei pazienti emodializzati della provincia di Reggio Calabria, ancora oggi costretti a sottoporsi a viaggi-calvario verso la Sicilia per ricevere le cure salvavita. La speranza è che i nuovi commissari sappiano mettere fine per sempre a questo scandalo, in modo da restituire dignità a tutti i pazienti e ai loro familiari».