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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Sanità, Bevacqua: “Non si può andare avanti così” Il consigliere regionale interviene in maniera chiara e netta sul contro ricorso regionale contro quei Comuni che avevano impugnato davanti al Tar il decreto di riordino della rete ospedaliera

Sanità, Bevacqua: “Non si può andare avanti così” Il consigliere regionale interviene in maniera chiara e netta sul contro ricorso regionale contro quei Comuni che avevano impugnato davanti al Tar il decreto di riordino della rete ospedaliera
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“La vicenda relativa al ricorso avverso il decreto 30 del commissario Scura dimostra
ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che la gestione della sanità in Calabria
non può proseguire oltre in questa maniera”. Il consigliere Bevacqua interviene in
maniera chiara e netta sul controricorso regionale contro quei Comuni che avevano
impugnato davanti al Tar il decreto di riordino della rete ospedaliera e sul successivo
intervento del presidente Oliverio che ha annunciato l’adesione formale e processuale
a fianco dei Comuni ricorrenti. “Qui si è superato ogni limite di decenza – tuona
Bevacqua – : la burocrazia regionale non può pensare di sostituirsi surrettiziamente
alla politica, agendo in maniera inconcepibilmente autonoma e contraria ai dettami
provenienti dai decisori istituzionali”. “Attraverso i miei ripetuti interventi sulla
stampa e in sede consiliare- continua Bevacqua – vado ripetendo da tempo la necessità
di arrivare al più presto al superamento in Calabria dell’istituto del commissario,
anche alla luce di scelte incondivisibili, quale il famigerato decreto 30, determinate
in maniera autarchica e senza il coinvolgimento delle parti interessate, a partire,
naturalmente, dai soggetti interessati e dalla Regione”. “Bene ha fatto – prosegue
Bevacqua – il Presidente Oliverio a disporre il deposito del ricorso a fianco dei
Comuni e l’immediata rotazione dei dirigenti regionali all’interno del dipartimento
Tutela della salute, nonché la sostituzione del coordinatore dell’Avvocatura regionale,
ma credo che quanto accaduto imponga a coloro che supportano il presidente una seria
riflessione su evidenti lacune e deficit di interlocuzione”. “La questione, peraltro,
– conclude Bevacqua – va affrontata alla radice e l’unico modo per farlo è quella
di riappropriarsi della funzione legislativa in capo al consiglio regionale, il quale
non può abdicare al suo ruolo e, di fronte a poteri straordinari sempre più debordanti,
ha il diritto-dovere di esercitare quella funzione di programmazione che gli è propria,
anche e soprattutto in materia sanitaria: volgere lo sguardo altrove, lasciando che
siano altri consessi e altri interessi a porre mano al problema, sarebbe una imperdonabile
mancata assunzione di responsabilità, sarebbe il tradimento delle ragioni che ci
hanno condotti a chiedere e raccogliere i consensi elettorali ottenuti?”.