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Sangue infetto, a Cosenza nuovi ispettori inviati dal ministero al centro trasfusionale

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Visita inattesa nel giorno in cui era prevista una conferenza stampa dell’Asp poi rinviata a data da destinarsi

Sangue infetto, a Cosenza piombano nuovi ispettori inviati dal ministero al centro trasfusionale

Visita inattesa nel giorno in cui era prevista una conferenza stampa dell’Asp poi rinviata a data da destinarsi. A guidare i controlli, che arrivano dopo la morte di un uomo sottoposto a trasfusione, è il direttore generale del Centro nazionale del sangue, che riferirà direttamente al ministro

 

 

COSENZA – E’ piombata all’improvviso una nuova ispezione sull’ospedale di Cosenza per far luce sulla vicenda del sangue infetto che ha causato la morte di un uomo in seguito a una trasfusione. Stamattina era in programma una conferenza stampa nel corso della quale l’Asp di Cosenza avrebbe dovuto presentare alla stampa una dichiarazione ufficiale. Invece, a sorpresa, una delegazione inviata dal ministero della Salute è arrivata per effettuare nuovi rilievi nel Centro trasfusionale che è stato al centro della morte di Cesare Ruffolo, il pensionato di Rende deceduto otto ore dopo aver ricevuto sangue che era passato dalla struttura sanitaria bruzia.

Il nuovo controllo, l’ennesimo, ha costretto quindi a cambiare i piani e la conferenza stampa è stata rinviata al pomeriggio. La Commissione ispettiva è guidata dal direttore generale del Centro nazionale sangue, Giuliano Grazzini, che è accompagnato dal Direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Paolo Gangemi e dal Direttore sanitario, Francesco De Rosa. Le risultanze saranno rese note al ministro.

Nei giorni scorsi, il sottosegretario Fadda aveva letto una relazione nella commissione Affari sociali della Camera dichiarando che le criticità già rilevate in passato sono ancora presenti nel Centro trasfusionale.