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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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San Procopio, rese note le motivazioni dello scioglimento del comune

San Procopio, rese note le motivazioni dello scioglimento del comune

Il tutto ha origine nell’arresto del sindaco Rocco Palermo, implicato nell’operazione Meta

San Procopio, rese note le motivazioni dello scioglimento del comune

Il tutto ha origine nell’arresto del sindaco Rocco Palermo, implicato nell’operazione Meta

 

SAN PROCOPIO – Sono state rese note le motivazioni che hanno indotto il Consiglio dei Ministri, su richiesta del titolare del Viminale Roberto Maroni, a decretare lo scioglimento del comune di San Procopio (RC), già sospeso dal prefetto di Reggio Calabria per chiare e palesi infiltrazione della criminalità organizzata. La decisione, presa insieme a quella riguardante l’Asp di Vibo Valentia, ha origine nell’arresto del sindaco Rocco Palermo, implicato ed arrestato all’interno dell’operazione ‘Meta’. L’inchiesta, condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Dda reggina, aveva fatto luce sui nuovi assesti della ‘Ndrangheta reggina evidenziando la formazione di un accordo fra le famiglie Imerti, Condello e De Stefano, che dl 1985 al 1991 hanno dato vita ad una violenta faida che ha sconvolto la città di Reggio Calabria e la sua provincia. In particolare, all’origine del provvedimento vi è la posizione del primo cittadino che prima di essere eletto aveva svolto il ruolo di autista di Cosimo Alvaro, capo dell’omonima cosca egemone a Sinopoli. Palermo, nella sua veste di affiliato alla ‘ndrina, avrebbe avuto l’auto della famiglia Alvaro, che avrebbe pilotato le elezioni presentando una seconda lista per far vincere, solo per non destare sospetti, per far vincere il proprio candidato. Alla luce, dunque, dei risvolti investigativi dell’operazione, che ha portato all’arresto di una quarantina di persone, il Consiglio dei Ministri ha decretato lo scioglimento.
cittametropolitana.net