di Caterina Sorbara
Sono state tantissime le adesioni di associazioni, soggetti politici e sindacali, e soprattutto di cittadini di Reggio Calabria e provincia all’appello “Salviamo la DEMOCRAZIA, salviamo la COSTITUZIONE” lanciato da Sandro Vitale, Presidente dell’A.N.P.I. di Reggio Calabria, uno dei tantissimi sottoscrittori del documento nazionale che ha dato vita al “Coordinamento Nazionale per la DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE”.
Docenti universitari, costituzionalisti e cittadini, a livello nazionale, hanno seguito ed approfondito la discussione e gli esiti parlamentari delle due “cosiddette riforme”, della Costituzione e della legge elettorale, hanno prodotto seminari e documenti di valutazione attenta sia dei processi di modifica costituzionale sia delle caratteristiche e dei meccanismi del cosiddetto “Italicum”.
Al termine di questa valutazione è emerso un giudizio totalmente negativo delle modifiche alla Costituzione, che, è stato autorevolmente scritto dall’ex-Presidente della Corte Costituzionale, rappresentano une vera e propria “deforma” della nostra Carta Costituzionale, che può e deve essere “salvata” dal voto dei cittadini che, presumibilmente ad ottobre 2016, saranno chiamati a votare in occasione del “referendum confermativo”, che prevederà la doppia risposta (SI’ e NO) nelle schede elettorali che saranno predisposte. Più che i singoli partiti , saranno in campo fino al voto di ottobre gli schieramenti a favore della conferma e quelli contrari alle modifiche che chiederanno ai cittadini di votare NO, per bocciare sonoramente uno dei peggiori tentativi di “deformare ” la Costituzione.
Altrettanto negativo è stato il giudizio sulla nuova legge elettorale, che risulta essere degna figlia del “Porcellum”, giustamente definita “incostituzionale” dalla Corte Costituzionale. Anche la nuova legge elettorale, “Italicum”, come già la precedente, lede principi fondamentali della nostra Costituzione, in particolare l’articolo 3 sull’ eguaglianza dei cittadini.
In questo caso per bocciare e cancellare l’ennesimo tentativo di manipolare gli esiti elettorali e quindi di stravolgere la democrazia,, si tratterà di avviare il processo, previsto dall’articolo 75 della Costituzione, per depositare i quesiti e quindi raccogliere le firme previste (almeno 500 mila) per indire il referendum abrogativo, in occasione del quale i cittadini verranno invitati a votare SI’ per respingere lo stravolgimento della volontà dei cittadini.
Per tre settimane, anche a Reggio Calabria si è discusso di questo problema.
Alla fine, si è deciso di costituire un comitato permanente, di ambito provinciale, che assume la denominazione di “Comitato DEMOCRAZIA e COSTITUZIONE” di Reggio Calabria e quindi di aderire al “Coordinamento nazionale per la DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE”, per porsi come stimolo e punto di riferimento per i milioni di cittadini che ritengono che la nostra bella Costituzione possa essere riformata ma non deformata e che le leggi elettorali non possano stravolgere i principi fondanti della democrazia e dell’eguaglianza dei cittadini. Referente pro-tempore è stato designato Sandro Vitale.