Saccomanno (Lega), Italia, giustizia impazzita ed alla deriva Intervenga la Corte Costituzionale e si approvi velocemente la legge sulla responsabilità dei magistrati
redazione | Il 20, Ott 2024
Saccomanno (Lega). Italia, giustizia impazzita ed alla deriva. Intervenga la Corte Costituzionale e si approvi velocemente la legge sulla responsabilità dei magistrati.
L’Italia culla del diritto oggi si è trasformata in un mondo incomprensibile, senza regole e senza rispetto delle prerogative costituzionali. Quando un potere dello Stato invade e colpisce l’altro, vuol dire che oramai non esiste alcun equilibrio tra coloro che dovrebbero garantire lo Stato democratico ed i cittadini. Un sistema che ormai sembra impazzito e che appare, veramente, alla deriva. I controlli, i pesi ed i contrappesi, studiati dai nostri padri costituenti sono stati, pian piano, demoliti ed oggi ognuno fa quello che vuole ed, in particolare, i magistrati, che non pagano mai. Assistiamo a condanne pesanti che distruggono le persone, le famiglie, le imprese e, poi, magicamente, nei gravami successivi, tutto è diverso e fioccano le sentenze di assoluzione! Intanto, però, le persone, le famiglie, le imprese sono state tutte distrutte. E’ giustizia questa? Sicuramente NO. E ritorniamo ai fatti recentissimi: un Ministro sotto processo per aver fatto il proprio dovere, con una contestazione di sequestro di persone inesistente; una legge che viene disattesa a seguito di una interpretazione di una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 04 ottobre 2024! E tanti altri casi si potrebbero indicare, basti pensare ai milioni di euro che lo Stato versa per indennizzare le persone colpite ingiustamente dalla magistratura, ma si perderebbe di vista il contenuto di questo libero intervento. Qui vi sono due riflessioni: a. è legittima l’azione di alcuni PM che per processare un ministro affermano che è stato emesso un atto amministrativo, nel mentre, a parte la non rilevanza penale, si tratta di un evidente e pacifico atto politico? Certamente NO. Ed allora perché non si chiede alla Corte costituzionale di verificare se si tratta di un conflitto di attribuzioni e si lasciano i PM di andare avanti con una condotta che potrebbe essere del tutto illegittima. Perché questo timore da parte di chi ha tutti i poteri per interessare la Corte costituzionale? b. si può accettare che provvedimenti legislativi vengano sconfessati su una “interpretazione” di una sentenza della Corte di Giustizia e con l’affermazione, non si comprende su quali basi, che due Stati, come l’Egitto e Bangladesh, siano parzialmente insicuri! Ciò in quanto, secondo il Tribunale di Roma, alcune categorie di persone possono subire violenze e aggressioni. Ma, si rendono conto, questi magistrati, che in Italia nessuno è sicuro e che vi sono femminicidi, stupri, accoltellamenti di ragazzi, omicidi, che non la rendono, certamente, una Nazione protetta. E’ arrivato il momento, vista questa situazione di estrema degenerazione, che, con coraggio e senza fronzoli, si proceda e legiferare sulla necessaria responsabilità dei magistrati, in modo tale che prima di emettere un provvedimento dalla natura politica, ci pensino e rispettino, come tutti, la legge. E’ l’unica categoria che non paga nulla e l’Italia è una delle poche Nazioni che consente questo privilegio, che, però, spinge, spesso, a non essere obiettivi nella assunzione di provvedimenti di rilievo. E’ arrivato il momento di far valutare l’azione dei magistrati da parte di soggetti terzi che possano misurare la loro capacità, produttività, serenità, responsabilità, rispetto delle norme. Solo così si potrà mettere fine a questa pesante caduta di vera democrazia.