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Rossano, il turismo culturale allunga la stagione estiva

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Potenzia la capacità attrattiva dei territori

Rossano, il turismo culturale allunga la stagione estiva

Potenzia la capacità attrattiva dei territori

 

ROSSANO (Cs), Sabato 6 settembre 2014 – *Non soltanto funziona anche e
soprattutto alle nostre latitudini, ma il turismo culturale, ampliando
l’offerta e potenziando la capacità attrattiva complessiva dei territori,
di fatto vince ogni sfida meteorologica ed allunga la stagione estiva
tradizionalmente intesa. A confermarlo, qualora ve ne fosse stato bisogno,
sono ancora una volta i numeri importanti di visite guidate e la quantità
di richieste straordinarie pervenute anche nel e per tutto il mese di
settembre per il Museo Storico della Liquirizia Giorgio AMARELLI che, alla
luce delle diverse provenienze dei visitatori, si conferma attrattore
turistico d’eccezione in Calabria ed in tutto il Sud. – A far visita al
Museo è stata oggi (sabato 6 settembre) una delegazione dell’associazione
nazionale piccoli comuni italiani (ANPCI) – Ed è boom di ordini anche per
il portale e-commerce amarellishop.it lanciato sul
web meno di un mese fa e visitato soprattutto all’estero (soprattutto
Francia, Spagna, Regno Unito ed in generale Nord Europa). *

Alla soddisfazione per un risultato straordinario registrato per l’intero
periodo estivo e che condividiamo con Rossano e con il territorio –
dichiara *Fortunato AMARELLI* – non possiamo che far seguire una
riflessione, anzi una constatazione sulla quale diventa sempre più
difficile avanzare obiezioni: *funziona l’investimento culturale ed anzi
restituisce ai territori una gamma di opportunità e di proposte
d’attrazione e d’accoglienza *che da complementari all’offerta estiva
stagionalizzata possono diventare autentico *valore aggiunto nel
complessivo potere competitivo di una destinazione turistica a 360 gradi e
365 giorni all’anno. *

Del resto – continua – quello *del Museo della Liquirizia con i suoi 13
anni di crescita costante è un format replicabile*, nella nostra stessa
Città e nel territorio, per altri e più prestigiosi ed importanti marcatori
identitari, *come ad esempio il Codex Purpureus. *

A tal proposito – *aggiunge* – non possiamo che leggere con soddisfazione e
con adesione le tante e *nuove iniziative di attenzione rispetto alla
necessità di fare in concreto*, di questo patrimonio culturale unico al
mondo, *una delle principali leve di marketing territoriali utili
all’economia della Città e del territorio*. Perché investire in cultura fa
girare l’economia dei luoghi e perché – scandisce *AMARELLI *- è necessario
che il mondo dell’impresa si interessi sempre di più dell’industria
culturale, *vero scrigno inutilizzato del Bel Paese*, soprattutto della
cosiddetta Italia minore, quella dei nostri centri storici e dei nostri
parchi archeologici.

È molto importante – conclude Fortunato *AMARELLI* – che sulle infinite
occasioni del turismo culturale aumentino dunque i momenti di confronto e
di dibattito sociale, istituzionale e fra esperti, nella
consapevolezza che *declinare
il turismo al plurale significa comprendere che più si arricchisce
l’offerta identitaria, distintiva e permanente di un territorio* più si
diversifica e destagionalizza la domanda e quindi il flusso e la permanenza
dei visitatori.