ROSARNO – Azione congiunta delle forze dell’ordine contro l’immigrazione clandestina e l’occupazione illegale di immobili. Al blitz hanno partecipato polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia provinciale, polizia locale. Il quartiere interessato è stato il rione “Case Nuove” dove sono state controllate diverse abitazioni date in affitto a tanti extracomunitari. Gli accertamenti sono stati effettuati con l’ausilio dei tecnici dell’Enel e del comune. Il fenomeno degli affitti in nero è una vera piaga per Rosarno.
Case, casupule e tuguri che hanno le sembianze più di catapecchie che di vere abitazioni, date in locazione agli immigrati, è diventato un problema igienico sanitario che riguarda oramai tutta la città. In queste specie di alloggi vivono ammassati un numero spropositato di migranti al di sopra dei normali standard di convivenza. I controlli congiunti delle forze dell’ordine hanno portato, oltre alla identificazione di chi ci abita, anche l’acquisizione dei contratti dei proprietari, quando esistono, disponendo la verifica se le norme di legge sono rispettate negli affitti.
È stato proprio il sindaco di Rosarno Giuseppe Idà a fornire i particolari di questa operazione interforze. Nelle verifiche sono state prese in considerazione 5 appartamenti e identificati 18 extracomunitari. È stata rilasciata una contravvenzione ad un cittadino rosarnese per avere affittato senza contratto un immobile; è arrivata una denuncia per allaccio abusivo alla rete idrica comunale. «Stiamo portando avanti – come ha dichiarato alla Gazzetta del Sud il sindaco Idà – una battaglia senza tregua contro l’immigrazione clandestina e le locazioni in nero». Fenomeni che aggravano il problema dei rifiuti e delle discariche improvvisate. «Ogni forma di illegalità – ha aggiunto – non sarà più tollerata».