Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Rosanna Scopelliti (Pdl): “Solidarietà al vescovo di Reggio Morosini”

“Dall’Ordine dei giornalisti auspico rapidi provvedimenti”. E’ quanto afferma la parlamentare a seguito di quanto scritto su Facebook dal giornalista reggino de ‘Il Quotidiano della Calabria’ e corrispondente de ‘La Repubblica’, Giuseppe Baldessarro, secondo il quale: “Il nuovo vescovo di Reggio Calabria Giuseppe Fiorini Morosini è garantista”. Solidarietà al vescovo anche da parte di Tilde Minasi

Rosanna Scopelliti (Pdl): “Solidarietà al vescovo di Reggio Morosini”

“Dall’Ordine dei giornalisti auspico rapidi provvedimenti”. E’ quanto afferma la parlamentare a seguito di quanto scritto su Facebook dal giornalista reggino de ‘Il Quotidiano della Calabria’ e corrispondente de ‘La Repubblica’, Giuseppe Baldessarro, secondo il quale: “Il nuovo vescovo di Reggio Calabria Giuseppe Fiorini Morosini è garantista”. Solidarietà al vescovo anche da parte di Tilde Minasi

 

 

ROMA – “La deontologia professionale, prima che il buon senso,
sconsiglia al cronista di esprimere giudizi personali, anche su fatti che
egli non condivide. Ma ancor più grave è voler esprimere tali giudizi con
volgarità, sfociando finanche nell’attacco personale”.
Lo ha dichiarato l’On. Rosanna Scopelliti, deputata del Popolo della
Libertà, in merito a quanto scritto su Facebook dal giornalista reggino de
‘Il Quotidiano della Calabria’ e corrispondente de ‘La Repubblica’,
Giuseppe Baldessarro, notizia rilanciata oggi dalla stampa locale calabrese.
Secondo Baldessarro: “Il nuovo vescovo di Reggio Calabria Giuseppe Fiorini
Morosini è garantista: ‘Nessuno è mafioso fino al terzo grado di giudizio,
e comunque vanno lette le motivazioni delle sentenze, perchè i giudici sono
uomini e come tutti gli uomini possono sbagliare’. Io invece non sono
garantista, dunque per me – scrive Baldessarro – questo vescovo è un cesso,
e per dirlo, oltre che pensarlo, non ho bisogno di attendere alcuna
sentenza”.
Rosanna Scopelliti, esprimendo “profondo rammarico e sdegno per quanto
accaduto”, fa appello all’Ordine dei Giornalisti della Calabria, affinché
“siano presi rapidi ed esemplari provvedimenti disciplinari contro
Baldessarro, affinchè – afferma la parlamentare reggina – anche e
soprattutto in ossequio alla ‘funzione sociale’ del giornalismo in una
terra difficile come la nostra, si stabilisca in maniera inequivocabile la
differenza tra il fare corretta informazione, libera da pregiudizi
religiosi, sociali, politici, culturali, e il fare uso fazioso e odioso in
ogni sede della propria penna per colpire tutto e tutti in cerca di
popolarità, consenso e, magari, vittimismo”.
“All’arcivescovo Morosini – conclude la Scopelliti – giungano la
solidarietà mia personale, istituzionale, nonché di tutti i soci e
dirigenti della Fondazione Antonino Scopelliti, certi che avrà già
perdonato cristianamente a caritatevolmente la pecorella smarrita, e con
l’auspicio che sotto la sua preziosa guida spirituale e umana tutta la
comunità reggina saprà rafforzare i sentimenti di fede, le aspettative di
giustizia ed il senso civico”.

MINASI: INCAUTO IL MODO DI RIVOLGERSI AL VESCOVO DA PARTE DI BALDASSARRO

Manifestare liberamente il proprio pensiero costituisce uno dei pilastri fondamentali della Costituzione e quindi una delle basi solide su cui poggia lo Stato democratico. Questo fondamentale esercizio, però, deve sempre essere, a mio avviso, accompagnato dal rispetto nei confronti degli interlocutori, soprattutto se le considerazioni vengono esternate pubblicamente e, a maggior ragione, attraverso le nuove tecnologie che garantiscono una vastissima platea.
Proprio in quest’ottica esprimo la mia piena solidarietà al nuovo arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fiorini Morosini, per le offese ricevute da un giornalista e ‘fissate’ in maniera chiara e lampante sulla bacheca Facebook di quest’ultimo.
E’ legittimo che Giuseppe Baldessarro, rappresentante della stampa locale e nazionale, così come qualunque altro cittadino (giornalista o no) si produca in analisi ed esami sulle vicende che accadono in riva allo Stretto, ma il modo utilizzato ed il suo, a dir poco, incauto rivolgersi alla guida della comunità cattolica reggina non cadono assolutamente nella libertà di espressione, semmai rientrano nella categoria degli insulti personali e gratuiti per di più accompagnati, e quindi degni di maggiore preoccupazione per tutti i cittadini italiani, da affermazioni nettamente contrarie ai dettati costituzionali che per antonomasia sono garantisti a tutela dei diritti individuali.
Credere nella Carta Costituizionale, infatti, vuol dire credere in quei principi a cui i padri fondatori si sono ispirati, consapevoli del peso del potere giudiziario: quindi piena fiducia nella Magistratura e nell’espletamento di tutti i gradi di giudizio che terminano con una sentenza definitiva.
Non è altresì accettabile, in generale, porsi in maniera negativa a priori nei confronti di chi è appena arrivato a svolgere un delicatissimo ruolo nella nostra città, senza aver avudo il modo e il tempo di vederlo all’opera.
Sono certa, infatti, che l’arcivescovato appena avviato potrà essere da stimolo significativo per ogni espressione sociale di Reggio.
Le accorate, sentite parole che padre Morosini ha rivolto ai reggini in occasione della consegna del Quadro della Madonna alla Città, si sono tradotte in un significativo input di unione e d’incitamento affinchè i personalismi vengano superati dalla ricerca del bene comune per raggiungere un traguardo di rinascita morale e civile.
Messaggi che il neo arcivescovo saprà al meglio veicolare nel corso del suo impegno (e che nessun insulto fine a se stesso potrà offuscare) così da divenire esempio affinché ognuno di noi apporti sostanziali contributi all’interno della comunità con il proprio ruolo e le proprie competenze.