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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Rosanna Scopelliti (Pdl) interroga il Governo sulla chiusura del tribunale di Cinquefrondi

Rosanna Scopelliti (Pdl) interroga il Governo sulla chiusura del tribunale di Cinquefrondi

“Cinquefrondi è al centro della piana di Gioia Tauro e per questo in posizione strategica e facilmente accessibile da tutti i comuni del circondario, e, in considerazione dell’estensione del territorio e delle sue vie di comunicazione, rappresenta un insostituibile punto di accesso alla giustizia sia per i 100.000 cittadini del comprensorio che per tutte le categorie professionali che operano nel tribunale”

Rosanna Scopelliti (Pdl) interroga il Governo sulla chiusura del tribunale di Cinquefrondi

“Cinquefrondi è al centro della piana di Gioia Tauro e per questo in posizione strategica e facilmente accessibile da tutti i comuni del circondario, e, in considerazione dell’estensione del territorio e delle sue vie di comunicazione, rappresenta un insostituibile punto di accesso alla giustizia sia per i 100.000 cittadini del comprensorio che per tutte le categorie professionali che operano nel tribunale”

 

 

ROMA – “La sede distaccata del tribunale di Palmi in
Cinquefrondi è operativa dal 1990 e serve un bacino di utenza complessivo
di circa 100.000 abitanti. Il territorio della piana di Gioia Tauro non può
essere privato di questa importante struttura, soprattutto in
considerazione dell’alto tasso di criminalità organizzata presente sul
territorio”.
Lo scrive l’On. Rosanna Scopelliti, deputato del Popolo della Libertà e
componente della Commissione Difesa, nell’interrogazione parlamentare
depositata alla Camera e rivolta al Ministro della Giustizia in merito al
decreto legislativo adottato dallo scorso Governo per la riorganizzazione
dei tribunali ordinari, secondo il quale in Calabria si prevede la
soppressione di alcuni tribunali e di numerose sezioni distaccate di
tribunale tra cui quella di Cinquefrondi.
“Cinquefrondi – scrive l’On. Scopelliti – è al centro della piana di Gioia
Tauro e per questo in posizione strategica e facilmente accessibile da
tutti i comuni del circondario, e, in considerazione dell’estensione del
territorio e delle sue vie di comunicazione, rappresenta un insostituibile
punto di accesso alla giustizia sia per i 100.000 cittadini del
comprensorio che per tutte le categorie professionali che operano nel
tribunale”.
Tra l’altro, scrive l’On. Scopelliti, “a seguito dell’entrata in vigore
della legge n. 374 del 1991, Cinquefrondi è stata riconosciuta anche come
sede degli uffici del giudice di Pace; competente per i comuni di
Cinquefrondi, Anoia, Galatro, Giffone, Maropati, Melicucco, Polistena e San
Giorgio Morgeto, per un bacino di utenza complessiva di circa 40.000
abitanti, ed al fine di garantire la regolare continuità del servizio –
informa la deputata Pdl – l’Amministrazione comunale di Cinquefrondi ed i
vicini comuni si stanno attivando per costituire una unione di comuni
finalizzata al mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace”.
Alla luce delle “molteplici iniziative volte alla salvaguardia della
sezione distaccata di Cinquefrondi promosse dal mondo forense, da comitati
e associazioni, nonché dalla conferenza dei sindaci della piana di Gioia
Tauro”, Rosanna Scopelliti chiede al Governo “se ritenga di valutare
positivamente le richieste provenienti da suddette organizzazioni e
istituzioni locali di mantenere in attività la sede staccata di
Cinquefrondi, assumendo ogni iniziativa di competenza per far si che la
sede in questione costituisca il riferimento centrale di una vasta area
geografico-sociale caratterizzata dall’elevata domanda di giustizia, visto
l’alto tasso di incidenza criminale e di disagio sociale”.
“E’ necessario – sottolinea la parlamentare calabrese – continuare a
garantire un adeguato servizio di giustizia, penale e civile, ai cittadini
della Piana di Gioia Tauro, e quindi assicurare la salvaguardia dei loro
diritti”, che chiede al Governo di “assumere iniziative, anche normative,
per il mantenimento in operatività della sede di Cinquefrondi, in quanto la
sua chiusura, oltre a non rispondere alle esigenze di maggior efficienza e
di riduzione della spesa, produrrebbe un negativo impatto socio economico
su un territorio già piegato da riduzioni dei servizi essenziali, un
impoverimento dei servizi di giustizia nel territorio in questione con una
compressione rilevante dei diritti dei cittadini meno abbienti”.