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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 10 OTTOBRE 2024

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Rissa allo Stadio “L. Razza” di Rosarno. Emessi undici provvedimenti di D.A.Spo. Durante la partita, diversi calciatori di entrambe le società calcistiche hanno dato l’input ad una rissa violenta in campo che ha costretto l’arbitro a sospendere temporaneamente l’incontro

Rissa allo Stadio “L. Razza” di Rosarno. Emessi undici provvedimenti di D.A.Spo. Durante la partita, diversi calciatori di entrambe le società calcistiche hanno dato l’input ad una rissa violenta in campo che ha costretto l’arbitro a sospendere temporaneamente l’incontro

Sono undici i provvedimento di divieto di accesso a manifestazioni sportive (D.A.Spo) emessi dal Questore della Provincia di Reggio Calabria Bruno Megale, in occasione dell’incontro di calcio per il campionato di prima categoria girone C tra la squadra del “Virtus Rosarno” e quella del “Real Pizzo”, disputatosi lo scorso 27 novembre presso lo Stadio Comunale “L. Razza” di Rosarno.
Durante la partita, diversi calciatori di entrambe le società calcistiche hanno dato l’input ad una rissa violenta in campo che ha costretto l’arbitro a sospendere temporaneamente l’incontro.
L’attività condotta nell’immediato dagli uomini della UIGOS del Commissariato di Gioia Tauro, presenti allo stadio al momento dei disordini, e successivamente sviluppata attraverso l’analisi dei filmati e l’acquisizione delle dichiarazioni dei presenti al momento dei fatti, ha consentito di individuare i responsabili delle condotte violente in campo.
Al fine di scongiurare il perpetrarsi di episodi analoghi, in stretta collaborazione con la Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, sono stati emanati i provvedimenti di D.A.Spo, notificati nei giorni scorsi a otto giocatori della squadra di calcio “Virtus Rosarno”, per una durata da 1 a 3 anni ed a tre giocatori del “Real Pizzo”, per una durata da 1 a 2 anni.
Con i provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive adottati, la Polizia di Stato ribadisce, ancora una volta, la ferma volontà di bandire, da tutte le manifestazioni sportive, ogni forma di violenza, reprimendo con fermezza ogni situazione di turbativa al mantenimento dell’ordine pubblico, con l’intento di educare tutti al rispetto dei valori del vivere civile e di recuperare la dimensione sociale dello sport da vivere come passione e divertimento.