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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Rinviati a giudizio l’ex sindaco di Molochio, l’attuale primo cittadino e due impiegati comunali

Rinviati a giudizio l’ex sindaco di Molochio, l’attuale primo cittadino e due impiegati comunali

Per Giuseppe Mezzatesta, Beniamino Alessio, Giuseppe Ambesi e Antonio Bornino l’accusa è di abuso di ufficio

Rinviati a giudizio l’ex sindaco di Molochio, l’attuale primo cittadino e due impiegati comunali

Per Giuseppe Mezzatesta, Beniamino Alessio, Giuseppe Ambesi e Antonio Bornino l’accusa è di abuso di ufficio

 

PALMI – La prima fase processuale, che vede coinvolti l’ex sindaco di Molochio Giuseppe Mezzatesta, l’attuale primo cittadino Beniamino Alessio e gli impiegati comunali Giuseppe Ambesi e Antonio Bornino, si è conclusa con il rinvio a giudizio di tutti e quattro. Il gup Daniela Tortorella ha infatti accolto quasi tutte le richieste del pubblico ministero Emanuele Crescenti, decidendo di rinviare a giudizio tutti gli imputati per abuso di ufficio e di assolvere invece Bornino solo dall’accusa di falso ideologico. Quella che è approdata in tribunale e che ora passerà in dibattimento è una vicenda, cominciata nel 2004 e sviluppatasi all’interno del Comune di Molochio. Secondo la Procura, proprio nel 2004, l’allora sindaco Giuseppe Mezzatesta, difeso dall’avvocato Giuseppe Milicia, con un atto di giunta, aveva trasferito in maniera illegittima il vigile urbano Angelo Cosmano (difeso dall’avvocato Francesco Cardone) dalla polizia municipale al settore tecnico, con la conseguente decurtazione dello stipendio. Coinvolto con la stessa accusa nella vicenda, che vede Cosmano parte lesa e civile, anche Ambesi, pure esso difeso da Milicia. Lo stesso da tempo era in rotta con Cosmano, per la conduzione della polizia municipale e per alcuni procedimenti disciplinari contro quest’ultimo. Nel 2005, divenuto sindaco Beniamino Alessio, ecco spuntare una vicenda simile. Ad essere presunta vittima dell’abuso d’ufficio questa volta è lo stesso Giuseppe Ambesi. Secondo la Procura, Alessio (difeso dall’avvocato Gaetano Callipo) di concerto con Bornino, il cui difensore è Andrea Alvaro, avrebbe soppresso il IV settore di vigilanza, spostando Ambesi all’ufficio anagrafe. Indignato Ambesi, secondo la ricostruzione dei fatti, durante una conversazione telefonica, avrebbe mandato a quel paese il sindaco Alessio, pronunciando le parole: «Ma vaffan…., cu caz…. ti cridi ca sì, stortu i mer…….!». Alessio ha quindi querelato Ambesi che, dovrà rispondere anche di ingiuria.

redazione@approdonews.it