Rigassificatore di Gioia Tauro: stamattina le audizioni in Consiglio regionale
Apr 04, 2013 - redazione
Imbalzano: “Con i contributi che emergeranno dal confronto odierno, contiamo di acquisire ogni elemento di valutazione necessario”. Naccari Carlizzi: “Importante fare luce sulla questione sicurezza”
Rigassificatore di Gioia Tauro: stamattina le audizioni in Consiglio regionale
Imbalzano: “Con i contributi che emergeranno dal confronto odierno, contiamo di acquisire ogni elemento di valutazione necessario”. Naccari Carlizzi: “Importante fare luce sulla questione sicurezza”
REGGIO CALABRIA – Con le audizioni sulle problematiche del porto di Gioia Tauro ed in particolare sul rigassificatore, hanno preso il via, nella tarda mattinata, i lavori della seconda Commissione “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari con l’Unione europea e relazioni con l’estero”. In apertura di seduta, il presidente, Candeloro Imbalzano, ha sottolineato l’importanza dell’incontro odierno “che vuole essere il primo di una serie di riunioni dedicate alla delicata questione relativa alla zona della Piana, rispetto alla quale questa Commissione non può rimanere estranea, avendo anzi il dovere di ascoltare, valutare ed esprimere opinioni da proporre al Consiglio regionale. Con i contributi che emergeranno dal confronto odierno, contiamo di acquisire ogni elemento di valutazione necessario, verificandone obiettivi e funzionalità del progetto, nella consapevolezza che la Piana di Gioia Tauro rappresenti uno dei punti di forza della nostra regione e che senza sviluppo della logistica e delle attività connesse, il solo transhipment non riuscirà a garantire un futuro più certo”. “Per questo motivo – ha proseguito Imbalzano – la Commissione ha accolto la proposta del collega Adamo di assumere un’iniziativa sulla complessa vicenda del rigassificatore, che si trascina da anni e, rispetto alla quale, rischiamo di giocare una partita di retroguardia, viste le decisioni già adottate dal Governo con Decreto Interministeriale del 14.02.2012, e con il ‘Decreto Sviluppo’, che di fatto hanno superato i due pareri contrari, nel tempo, del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e delle Amministrazioni Locali”. Il presidente Imbalzano ha ribadito, infine, la piena solidarietà della Commissione alla vicepresidente della Giunta Stasi, al presidente della Camera di commercio di Reggio, Dattola, al presidente della Provincia Raffa ed al presidente dell’Autorità portuale Grimaldi “che svolgono il loro lavoro con grande senso di responsabilità e nel rispetto dei principi di legalità e democrazia”.
La seconda Commissione consiliare, ‘Bilancio, Programmazione economica ed attività produttive, Affari dell’Unione europea’, presieduta dal consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente), ha dedicato una intensa giornata di lavoro alle audizioni sul porto di Gioia Tauro, sul problema rigassificatore, e sul ‘programma stages’.
Dopo gli interventi dei rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil-Ugl e Sul, l’amministratore delegato di Lng Medgas Terminal, Pier Filippo Di Peio, ha risposto alle domande di chiarimento poste dai consiglieri presenti.
Di Peio, in particolare, ha affermato che “sulle questioni sicurezza e ricadute sul territorio, sono state scritte cose non vere”. Il manager di Lng ha sottolineato che “il progetto si realizzerà se risponderà ai criteri indicati dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, l’organo che dovrà sancire la definitiva bontà del progetto, altrimenti non si farà. E’ un progetto imponente non solo per l’impegno finanziario, ma anche sotto il profilo dell’impiego di tecnologie particolari su cui, comunque, è stato già espresso un parere positivo sotto ambientale dagli organi preposti. Voglio inoltre evidenziare – ha chiarito Pier Luigi Di Peio – che questo rigassificatore non si realizza contro la volontà delle istituzioni del territorio, con cui abbiamo già avviato un terreno di confronto, ed auspichiamo che non rimanga un’opera a se, ma possa servire a tutte quelle operazioni utili per la realizzazione della piastra del freddo e del trasporto navale, attività che non dipendono da noi”.
Di Peio, ha quantificato “in quattro anni di effettivo lavoro il completamento dell’opera, anche se per un impianto di tali dimensioni sono necessari, per l’insieme delle autorizzazioni, almeno quindici anni di attività. Possiamo però dire che il mondo, relativamente all’impiego di energia, procede in direzione del gas naturale e le navi, considerata la distanza dai giacimenti, rimangono l’unica soluzione di trasporto”.
Il consigliere Nicola Adamo (Pd), ancora, ha posto ulteriori quesiti al rappresentante di Lng Medgas Terminal, e cioè: “se la società ha già fissato la sede legale in Calabria; l’insufficienza delle royalties, dieci milioni di euro spalmati in tre anni; le previsioni del fatturato annuo e del gettito fiscale rinveniente dalle attività; l’eventuale presenza di una ‘filiera’ del gas”. Nel prosieguo dei lavori, l’organismo ha inoltre audito i rappresentanti del ‘programma stages’, che hanno presentato una proposta utile al proseguimento del loro impegno negli enti locali, proposta che è stata acquisita agli atti della Commissione per le ulteriori valutazioni.
“E’ stata una seduta proficua – ha detto il presidente Imbalzano – che ha coinvolto anche i sindaci dell’area di Gioia Tauro e i sindacati. Ho apprezzato inoltre la disponibilità dei rappresentanti di Lng Medgas Terminal, che hanno fornito le prime indicazioni sullo stato delle cose. Per il ‘programma stages’, le proposte emerse saranno ovviamente oggetto di attenta valutazione non solo della Commissione, com’è ovvio, ma anche dal governo della Regione e dal Consiglio, con l’obiettivo di avviare un serio percorso di fuoriuscita dal precariato in un quadro di intesa istituzionale con tutti gli enti locali interessati”. Ai lavori della seconda Commissione hanno contribuito i consiglieri: Bruni (Udc), Magno (PdL), Bova (Misto), Adamo (Pd), Morrone (PdL), Maiolo (Pd), Giordano (Idv), Mirabelli (Misto), Naccari Carlizzi (Pd).
L’organismo tornerà a riunirsi il prossimo 18 aprile.
NACCARI CARLIZZI: FARE LUCE SULLA QUESTIONE SICUREZZA
“Nell’ipotesi in cui si decida di procedere alla realizzazione del rigassificatore di Gioia Tauro il punto non è rappresentato dalla quantificazione delle royalties, che tra l’altro saranno erogate una tantum. Semmai, i problemi discendono dalla questione sicurezza in un’area già ferita dalla presenza di un termovalorizzatore che disgraziatamente si è voluto raddoppiare pur in presenza di fattori di rischio notevoli”.
E’ quanto asserisce il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi a conclusione dei lavori della II Commissione. Per l’esponente del Pd “La contropartita, in senso stretto, è essenzialmente rappresentata dalla piastra del freddo e dalla sua localizzazione. E’ noto a tutti, infatti, che la piastra del freddo deve stare a ridosso del rigassificatore, altrimenti si avrebbe un rendimento termico decrescente che ridurrebbe il vantaggio competitivo per le aziende del settore coinvolte e per l’intero indotto. Viceversa – puntualizza Naccari Carlizzi – un’opportuna localizzazione della piastra del freddo, rispetto al rigassificatore, comporterebbe un vantaggio enorme per le aziende del ciclo del freddo e potrebbe costituire una svolta decisiva per lo sviluppo economico e sociale della Piana di Gioia Tauro e per l’intera Calabria, soprattutto in termini di produzioni agricole”. “Anche per questo genere di osservazioni – spiega il consigliere regionale – abbiamo lamentato l’assenza dai lavori della II Commissione del Governo regionale ed abbiamo richiesto al presidente Imbalzano di invitare nel prosieguo i rappresentati dell’Asi, considerata l’estrema importanza che si annette a questa localizzazione. Saranno le popolazioni, i territori, gli amministratori comunali ed i cittadini, secondo le diverse modalità di espressione della volontà che vorranno adottare, a decidere se e come il rigassificatore dovrà tecnicamente essere concepito. Nessuno può permettersi di bypassare le scelte dei territori. A mio avviso tuttavia – conclude Naccari Carlizzi – è urgente che su Gioia Tauro si arrivi rapidamente ad una razionale e approfondita pianificazione degli interventi da parte degli attori istituzionali, per evitare che scelte come il secondo canale, il gateway ferroviario, l’interporto e la piastra del freddo vengano assunte senza una logica di efficienza e di massimizzazione delle opportunità”.