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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 20 MAGGIO 2024

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Riflessioni di Phîlene sulla chiusura delle Taurensi e sulla necessaria riapertura Ne abbiamo sentite tante in questi anni: eh ma la colpa dei calabresi, eh ma i giovani che se ne vanno, eh ma mancano i soldi

Riflessioni di Phîlene sulla chiusura delle Taurensi e sulla necessaria riapertura Ne abbiamo sentite tante in questi anni: eh ma la colpa dei calabresi, eh ma i giovani che se ne vanno, eh ma mancano i soldi

Non credete alla storia che in Calabria sia impossibile il progresso.
Credete, invece, al fatto che questa terra sia piena di problemi gravi, gravissimi.
Ma perché? Chi è responsabile della crescita di un territorio?
Ne abbiamo sentite tante in questi anni: eh ma la colpa dei calabresi, eh ma i giovani che se ne vanno, eh ma mancano i soldi.
Eliminare il trasporto ferroviario (come le linee Taurensi) siamo tutti d’accordo essere una FOLLIA ed una forma di regresso. Ma la ferrovia si è chiusa da sola?
5 GIUGNO 2011 viene disposta la chiusura (teoricamente momentanea) delle linee Taurensi. Lo fa la giunta Scopelliti.
Lo fanno consiglieri ed assessori regionali calabresi, eletti in Calabria e che vivono in Calabria.
All’epoca, a parte qualche debole comunicato stampa, nessuno disse una parola. Zero. (Almeno da parte di chi ricopriva ruoli istituzionali, salvo singole eccezioni. Solo associazioni, lavoratori e sindacati si attivarono)
E le amministrazioni comunali interessate hanno fatto qualcosa? Nulla di decisivo e sono state lasciate sole a fronteggiare la gestione di stazioni e ferrovie abbandonate. Allora, ci poniamo delle domande, ad esempio, Cittanova sono decenni che soffre del problema dell’isolamento, della mobilità e tutto il resto. A nessun politico cittanovese ha sfiorato l’idea che le Linee Taurensi, attraverso un ammodernamento sarebbero potute essere volano di sviluppo? Non ci pare.
Dopo il 2011 abbiamo avuto la giunta di sinistra con il presidente Oliverio. Oltre alle solite chiacchiere, abbiamo visto qualche cambiamento sul tema? No, solo politici locali che ripetevano a filastrocca la solita manfrina:”ancora o trenu pensati, non ndavi sordi, non serve a niente la ferrovia.”
Ovviamente tutte queste cose sono un misto tra falsità ed ignoranza. Si, perché sull’utilità del trasporto ferroviario ci sono esempi in tutta Europa. Perché in tutta Europa, proprio da quegli anni in poi, si è andato sempre di più a favorire il trasporto su rotaia invece che quello su gomma. Perché ci sono metodi ecologici e green per rendere convenienti le ferrovie. Perché la ferrovia è sinonimo di civiltà. Perché il trasporto su gomma che abbiamo avuto nel nostro territorio non è mai stato né sufficiente, né all’avanguardia. Ora, noi come Phîlene, (ma anche tante altre realtà, come il Comitato Pro Taurensi )ci battiamo perché finalmente si dia a questo territorio una METROPOLITANA DI SUPERFICIE. Questa non è una battaglia politica, è una battaglia di civiltà.
Il 5 Giugno 2011 la maggior parte dei componenti di Philene aveva tra i 10 e i 15 anni, mentre invece molti politici ricevevano stipendi perché occupavano i ruoli di rappresentanti di questo territorio. Penso che sia ingiusto che l’inerzia ed il volere di persone che si sono sistemate tranquillamente qua influenzi chi ha una vita da trascorrere qui, chi se ne è dovuto andare perché qua manca tutto (guarda caso, restando in tema), chi ha un modo di vedere il mondo libero dalle logiche che hanno sempre stritolato questa regione.
Non credete alla storia che in Calabria sia impossibile il progresso, credete, piuttosto, che per cambiare le cose bisogna agire, unire le forze sane e vogliose di fare. Se aspettiamo che se ne occupi qualcun altro finirà sempre come il famoso 5 Giugno 2011.