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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 29 MAGGIO 2024

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Rifiuti tossici, Dieni: “Governo dice di non aver fatto nulla” La deputata del Movimento 5 Stelle riassume con queste parole la risposta del Ministro dell’Ambiente riguardo al problema delle discariche abusive

Rifiuti tossici, Dieni: “Governo dice di non aver fatto nulla” La deputata del Movimento 5 Stelle riassume con queste parole la risposta del Ministro dell’Ambiente riguardo al problema delle discariche abusive
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“Sui rifiuti tossici sepolti in Calabria dalla ‘ndrangheta ora abbiamo una
sicurezza: che nulla è stato ancora fatto.” La deputata del Movimento 5
Stelle Federica Dieni riassume con queste parole la risposta del Ministro
dell’Ambiente riguardo al problema delle discariche abusive e della
conseguente esplosione delle patologie correlate all’inquinamento del
territorio.

“Il 2 aprile 2014 presentavo un’interrogazione al Governo che chiedeva,
alla luce delle diverse evidenze raccolte da investigatori e servizi
segreti sulla vasta attività di interramento di rifiuti pericolosi da parte
della criminalità organizzata, se si fosse fatto qualcosa. D’altra parte,
com’è noto, il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho
si era detto convinto che ci fosse “un equivalente della Terra dei fuochi
campana anche in Calabria”. Come si sa in alcune zone, come per esempio
Africo, nella Locride, l’incidenza di tumori è molto al di sopra della
norma e si teme che essa sia causata dallo sversamento di sostanze tossiche
sepolte abusivamente.

Ebbene, a più di un anno di distanza il Ministro dell’Ambiente Gian Luca
Galletti, nella sua “tempestiva” risposta, nulla dice riguardo ad
un’eventuale opera monitoraggio già svolta. Decanta invece un programma per
il Monitoraggio ed individuazione di aree potenzialmente inquinate da
effettuarsi nell’ambito del PON “Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo
convergenza 2007-2013”. Alla luce di questo piano, sintetizzato sotto
l’acronimo di MIAPI, si prevede un’attività di monitoraggio aereo, poi
seguita da un’ispezione in loco per sondare le anomalie dei
telerilevamenti. Quando? Non è dato sapere. Nel frattempo i calabresi
possono continuare a morire tranquilli.”