Rifiuti, la Regione Piemonte dice no alla Calabria. «Risolvete le cause, non siamo la discarica d’Italia»
Feb 27, 2014 - redazione
Da Torino l’assessore Ravello rispedisce al mittente la richiesta di accogliere i quantitativi di spazzatura «massimi accettabili». E attacca: «Noi abbiamo investito e ci siamo impegnati per arrivare al 53% di differenziata, la Calabria è ferma al 13%»
Rifiuti, la Regione Piemonte dice no alla Calabria. «Risolvete le cause, non siamo la discarica d’Italia»
Da Torino l’assessore Ravello rispedisce al mittente la richiesta di accogliere i quantitativi di spazzatura «massimi accettabili». E attacca: «Noi abbiamo investito e ci siamo impegnati per arrivare al 53% di differenziata, la Calabria è ferma al 13%»
«Il Piemonte non accoglierà i rifiuti della Calabria». Lo annuncia l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello. «Non accettiamo – aggiunge – di essere considerati la discarica d’Italia e di pagare i ritardi delle altre realtà. Un conto sarebbe l’aiuto in caso di emergenza, ma se l’emergenza è patologica vanno prima risolte le cause». La posizione del Piemonte è la stessa assunta in passato per i rifiuti di Napoli e del Lazio.
La Regione Calabria ha richiesto a tutte le regioni la disponibilità a ricevere nei propri impianti i rifiuti prodotti in Calabria, per un periodo di almeno 3-4 mesi e per i quantitativi «massimi accettabili». Ma dal Piemonte è arrivato un secco no: «I nostri impianti sono stati realizzati per gestire una tipologia di rifiuto caratterizzata da un’alta percentuale di raccolta differenzia; nel caso della Calabria, si tratta di rifiuto tal quale, pertanto non compatibile con il nostro sistema», spiega l’assessore Ravello.
E poi aggiunge i dati: secondo il Rapporto rifiuti urbani 2013 di Ispra, che considera i dati dell’anno 2012, la Calabria ha una percentuale di raccolta differenziata del 13,8%, mentre il Piemonte è al 53,3%. «Sono situazioni profondamente diverse – commenta l’assessore -. Quindi, confermiamo la posizione che abbiamo assunto in passato sui rifiuti di Napoli e del Lazio. Il Piemonte, quarta regione in Italia per percentuale di raccolta differenziata dopo Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ha ottenuto questo risultato grazie ad anni di investimenti, impegni degli enti locali e sacrifici dei cittadini e non accettiamo – conclude Ravello – di essere considerati la discarica d’Italia e pagare i ritardi di altre realtà».
Duro anche il governatore Cota: «Facciano anche altri – aggiunge Cota – quello che i piemontesi hanno fatto in questi anni con impegno e sacrificio, portando la nostra regione a significativi livelli di raccolta differenziata. L’obbiettivo di tutti i territori deve essere l’autosufficienza e non certo lo “scarica barile” del trasporto di rifiuti a centinaia di kilometri da dove questi vengono prodotti».