Strasburgo – Si chiude nel silenzio totale e nell’indifferenza dei più il
semestre europeo a guida italiana. Tanto atteso e proclamato dal Presidente
del Consiglio che poi ha fatto scivolare questi sei mesi in un nulla di
fatto. La sua vacuità come uomo delle istituzioni l’ha mostrata dall’inizio
alla fine. Non ha risparmiato neanche i pochi presenti in plenaria per il
suo discorso di fine mandato, l’aula era per lo più vuota, come le sue
parole. Mentre lui continua a parlare del nulla, come Movimento 5 Stelle
vogliamo invece ricordare ai cittadini cosa è realmente accaduto negli
ultimi sei mesi; il debito pubblico è aumentato di 74 miliardi, così come
la disoccupazione che a Sud ha raggiunto dati preoccupanti. Renzi racconta
di Ulisse e cita Dante, parla dei sogni mentre le famiglie italiane
diventano ogni giorno più povere. L’Italia doveva risalire la china, almeno
in credibilità ma così non è stato. Sei mesi fa la presidenza rappresentava
la sfida, ma alla luce del fallimento Renzi ritorna sui suoi passi e
dichiara che la sfida l’Italia la gioca in casa. Si decida il Premier e nel
frattempo dica la verità ai cittadini. Abbiamo assistito all’ennesimo
inutile monologo, disturbato da un sottofondo di insulti e derisioni.
Questo è l’uomo che rappresenta l’Italia e questa è la sua credibilità
all’estero. La percezione del nostro Paese rimane quella ereditata da
vent’anni di berlusconismo, un paese di nani e ballerine. Questo governo ha
buttato sei mesi di occasioni.

Laura Ferrara, portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo