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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Rende, due tentativi di furto in casa del consigliere Spartaco Pupo

Rende, due tentativi di furto in casa del consigliere Spartaco Pupo

Il consigliere di minoranza è stato oggetto negli ultimi giorni di due tentativi di furto non andati a buon fine. L’esponente politico ha ricondotto tali episodi alla sua attività politica e in particolare al dossier che ha consegnato ai Commissari antimafia

Rende, due tentativi di furto in casa del consigliere Spartaco Pupo

Il consigliere di minoranza è stato oggetto negli ultimi giorni di due tentativi di furto non andati a buon fine. L’esponente politico ha ricondotto tali episodi alla sua attività politica e in particolare al dossier che ha consegnato ai Commissari antimafia



RENDE (COSENZA) – Due tentativi di furto sono stati compiuti da sconosciuti nell’abitazione del consigliere di opposizione del Comune di Rende, Spartaco Pupo. Il 15 gennaio scorso il consigliere comunale ha ricevuto una lettera di minacce. I due tentativi di furto sono avvenuti martedì e sabato scorso ma la notizia è stata resa noto oggi dallo stesso Spartaco Pupo. “Quello che sta capitando in questi giorni – ha detto Pupo – è molto inquietante. Prima una lettera minatoria e poi, a distanza di pochissimi giorni, due strane visite. Considerati i messaggi particolari che pure mi giungono da parte di ambienti imprenditoriali e politici rendesi, c’è poco da stare tranquilli. La situazione sta diventando insopportabile. Se lo scopo è quello del furto, a casa mia non ci sono né quadri e oggettistica di valore né soldi in contanti. Vivo del mio stipendio. L’unica cosa di valore che potrebbero cercare in questo momento, e che forse fa gola a taluni, è la copia del dossier che ho consegnato ai commissari antimafia”. “Vorrei tuttavia tranquillizzare i presunti ladri – ha aggiunto – e anche i presunti mandanti: il dossier non si trova a casa mia né in formato cartaceo né in formato elettronico, ma è depositato presso uno studio notarile. Spero davvero che le forze dell’ordine non sottovalutino questi episodi, anche alla luce del fatto che Rende, piaccia o meno, è ormai attenzionata finanche dal governo centrale come città di mafia”.