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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Rende, Carabinieri arrestano noto latitante del cosentino Walter Gianluca Marsico deve scontare una condanna a 30 di anni carcere

Rende, Carabinieri arrestano noto latitante del cosentino Walter Gianluca Marsico deve scontare una condanna a 30 di anni carcere
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Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del comando provinciale di Cosenza, supportati dai colleghi dello squadrone eliportato “Cacciatori di Calabria”, hanno dato esecuzione a un “ordine di carcerazione” emesso il 21 aprile 2016 dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro nei confronti del Marsico poiché definitivamente condannato alla pena “principale” di 30 anni di reclusione, nell’ambito dell’indagine di quella a.g. distrettuale convenzionalmente denominata “Terminator 4”, a seguito della sopravvenuta irrevocabilita’ della sentenza della corte di assise di appello di Catanzaro emessa il 25 settembre 2014.

Nello specifico, Marsico Walter Gianluca è stato definitivamente condannato, tra l’altro, oltre che per “omicidio aggravato dal metodo mafioso” in danno di Marchio Vittorio, “porto e detenzione abusiva di armi aggravati dal metodo mafioso”, “estorsione aggravata dal metodo mafioso” e “usura aggravata dal metodo mafioso”, anche per “associazione mafiosa” in ordine alla sua partecipazione “….ad una associazione di tipo mafioso diretta da Lanzino Ettore, di cui è organizzatore e reggente Patitucci Francesco…..”.

Al Marsico, nella sostanza, è stata contestata una condotta qualificata “….quale esponente del sodalizio criminale dedito allo svolgimento di attività usuraria e estorsiva, oltre che in passato di attentati alla vita e alla incolumità delle persone….”. Le indagini, condotte dal nucleo investigativo del reparto operativo carabinieri di Cosenza e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nella persona del sostituto Procuratore Camillo Falvo, titolare del fascicolo d’indagine, del Procuratore capo dott. Nicola Gratteri e del procuratore aggiunto dott. Giovanni Bombardieri, hanno consentito di individuare il ricercato all’interno di un appartamento del residence “Da Vinci” nel comune di Rende. Nell’occasione veniva arrestato anche un cosentino, c.m. classe 71, con precedenti, che ne favoriva lo stato di irreperibilità.