Nove mesi di rodaggio sono certamente un tempo sufficiente perché una nuova compagine amministrativa prenda le sue misure e cominci a esprimere il carattere del suo operare. L’amministrazione Manna, uscita vittoriosa da una campagna elettorale giocata sulla promessa del cambiamento e di un nuovo corso per la città di Rende, sta davvero mantenendo quest’impegno, ha sul serio posto le basi per un rinnovato rapporto tra le varie istanze di una città, Rende, complessa, policentrica, antica e moderna insieme?
Il gruppo consiliare e l’associazione Rende cambia Rende, che alla città aveva proposto una visione e una prospettiva amministrativa diversa, alla luce di quanto fatto (e non fatto) e alla luce delle aspettative – appunto – sollecitate dall’attuale amministrazione, propone un dibattito, pubblico e collettivo, che punti a trarre dei primi bilanci ma soprattutto a lanciare “la palla avanti” nel campo dell’iniziativa politica della città.
Dibattito che intende muovere innanzitutto da un’informazione libera e quanto più completa alla cittadinanza su quanto accade all’interno della macchina comunale, della giunta e del consiglio, attraverso la comunicazione di Massimiliano de Rose, consigliere del gruppo, che sta esercitando il suo ruolo di controllo e vigilanza costruttiva con rigore e serietà.
Sulla comunicazione di De Rose s’innesteranno i contributi di quanti nonostante il deficit di informazione e comunicazione dell’amministrazione, seguono da vicino quanto si muove (o più spesso non si muove) in tema di politiche dell’area urbana, del sostegno al disagio, di politiche ambientali, culturali, etc.
Hanno già dato la loro adesione altri consiglieri comunali, associazioni, circoli, singoli cittadini. Al dibattito darà il suo contributo Mimmo Talarico.
Sabato 28 febbraio – Museo del presente, a partire dalle ore 18.00, Rende cambia Rende vuol finire di aspettare.