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Gioia Tauro, il sindaco Renato Bellofiore conferma le sue dimissioni

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Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino venerdì prossimo scioglierà il Consiglio comunale di Gioia Tauro e nominerà un commissario che dovrà gestire l’ente sino alle prossime elezioni

Gioia Tauro, il sindaco Renato Bellofiore conferma le sue dimissioni

Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino venerdì prossimo scioglierà il Consiglio comunale di Gioia Tauro e nominerà un commissario che dovrà gestire l’ente sino alle prossime elezioni

 

 

Gioia Tauro – Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino venerdì prossimo scioglierà il Consiglio comunale di Gioia Tauro e nominerà un commissario che dovrà gestire l’ente sino alle prossime elezioni. Il sindaco Renato Bellofiore, infatti, ha confermato le dimissioni annunciate 20 giorni fa che diventano, così, irrevocabili. Incontrando stamani i giornalisti, Bellofiore ha rilanciato le sue accuse ai due consiglieri comunali che avevano presentato un emendamento chiarendo che, se non fosse passato, non avrebbero votato il bilancio. Bellofiore ha sottolineato che in questo periodo, nonostante i tentativi di mediazione portati avanti dalle segreterie provinciale e regionale del Pd, i due consiglieri hanno avuto contatti con la minoranza. Renato Bellofiore era stato eletto sindaco di Gioia Tauro nella primavera del 2010, guidando una coalizione di liste civiche come leader del movimento politico culturale Cittadinanza Democratica. Da circa un anno, pero’, aveva aderito formalmente al Partito democratico. Non è escluso che Bellofiore possa ricandidarsi alle prossime elezioni che potrebbero svolgersi in autunno o nella prossima primavera.

CORRELATA:

– Cento risponde alle dichiarazioni dell’ormai ex sindaco Bellofiore di Maria Teresa Bagalà

 

 

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Riceviamo e pubblichiamo: 

La maggioranza degli iscritti del Pd di Gioia Tauro condivide e asseconda le scelte assunte nelle ultime ore dal consigliere Cento. Contrariamente al sindaco, Cento davanti ai segretari Magorno e Romeo, aveva responsabilmente deciso di ritirare l’emendamento dopo che i segretari avevano assicurato, sottoscrivendolo, che avrebbero promosso una ampia discussione sul documento contabile all’interno del circolo di Gioia Tauro.

Il giorno dopo, il sindaco Bellofiore ha ancora una volta attaccato il partito ed i suoi vertici, affermando sui giornali: «in quale comune si è mai andato a trattare di bilancio nel Partito?», ignorando il ruolo che la Costituzione assegna ai partiti stessi proprio per favorire al massimo la partecipazione democratca. Alcuni comuni allargano addirittura la discussione promuovendo incontri con associazioni di categoria, associazioni culturali, movimenti e assemblee pubbliche, prima che lo stesso bilancio vada alla discussione del civico consesso che ha il compito definitivo delle scelte.

E’ inaccettabile inoltre che in questi giorni i maggiori attacchi al Partito democratico siano venuti da quelli che dovrebbero essere alleati del pd.
Sui social network si è arrivati a definire “perfetti sconosciuti” i segretari regionali e provinciali del Partito che avevano responsabilmente avviato un processo di mediazione.

La maggioranza degli iscritti condivide anche la posizione assunta dal presidente del consiglio comunale Savastano che responsabilmente (anche se non ha partecipato la riunione di Lamezia) ha dato la disponibilità a votare il bilancio purchè sia il frutto di un’ampia discussione democratica all’interno del partito.

La maggioranza degli iscritti al circolo di Gioia Tauro

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<<Mi unisco all’invito rivolto al consigliere comunale di Gioia Tauro, Domenico Cento, a votare il bilancio di previsione scongiurando in tal modo un esito irreversibile alla crisi che sta vivendo l’Amministrazione Comunale >>, lo dichiara il Presidente della Commissione di Garanzia del Partito Democratico, Salvatore Perugini. Precisa ancora Perugini: << Essendo egli esponente del nostro partito, nonché membro della Commissione che presiedo, ritengo che egli non possa lasciare inascoltato l’appello alla responsabilità che gli è stato rivolto dal Segretario regionale del partito Ernesto Magorno e dal Segretario della Federazione Provinciale di Reggio Calabria, Seby Romeo. Le ragioni di tale richiesta derivano, com’è stato ampiamente spiegato dagli effetti gravemente negativi che deriverebbero dal precipitare della situazione amministrativa a Gioia Tauro, in un territorio che vede prevalere il centrodestra e in un momento politico decisivo che vede tutto il nostro partito, a livello regionale, proteso verso l’unità in vista delle importanti sfide elettorali che lo attendono e della necessità di costruire un’ alternativa forte e credibile per la guida della regione. Per tali ragioni rinnovo, con chiarezza, l’invito alla ragionevolezza ed alla responsabilità nei confronti del consigliere comunale Domenico Cento>>.

 

Conferenza stampa di Renato Bellofiore poco prima che le sue dimissioni diventassero definitive

di Maria Teresa Bagalà

 

Come annunciato, dalle 14 di oggi Renato Bellofiore non è più il sindaco di Gioia Tauro. E’ stato proprio il segretario comunale Giuseppe Corrado che a quell’ ora ha informato il Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino del fatto che l’ormai ex primo cittadino non aveva ritirato le sue dimissioni e che quindi queste erano diventate definitive. Si aprirà dunque adesso la procedura che consentirà la nomina, entro pochi giorni, del commissario che amministrerà la città fino alla primavera 2015, data delle prossime elezioni.

Intorno a mezzogiorno Bellofiore, insieme alla giunta comunale, ha incontrato la stampa per  ribadire i motivi che lo hanno spinto a dimettersi.

Egli si è a lungo soffermato sull’ ormai famoso “emendamento della discordia”  e sul comportamento avuto dai due consiglieri dissidenti Cento e Savastano. Un documento quello presentato dai due, composto da 23 proposte, che ha avuto il parere sfavorevole di quattro responsabili di settore e tre revisori dei conti i quali hanno messo per iscritto che questo altererebbe gli equilibri di bilancio e quindi è da considerarsi inaccettabile.

Bellofiore ha poi fatto sapere che il 13 marzo 2014 si è svolta una riunione alla quale sono stati convocati a partecipare tutti i consiglieri di maggioranza. In tale occasione egli ha presentato la bozza di bilancio affermando che “sono state confermate le stesse voci dell’ anno precedente, con l’unica eccezione del settore dei lavori pubblici, verde pubblico, piccoli lavori e randagismo dove si pensava di investire di più”. A quell’ incontro, presenti anche Cento e Savastano, nessuno si era mostrato contrario all’ atto. Solo Savastano aveva chiesto chiarimenti sugli equilibri di cassa, ma dopo che questi gli erano stati dati, la riunione si era conclusa con l’accordo di tutti. Sono partiti dunque i dieci giorni utili per poter presentare degli emendamenti da parte dei consiglieri, ma proprio l’ ultimo giorno utile, il 26 marzo poco prima delle 18, ecco spuntare l’emendamento che in un primo momento è stato proposto dal solo consigliere Savastano. In seguito, alla riunione preliminare sul Bilancio di Previsione tenutasi il 31 marzo, Cento e Savastano non hanno preso parte chiedendo invece un atto di indirizzo politico, coinvolgendo quindi il PD, per la stesura del bilancio.

Una richiesta questa considerata dalla giunta inaccettabile in quanto i due consiglieri prima di presentare il loro documento avrebbero dovuto aprire una discussione sul bilancio, e non presentarlo strategicamente pochi istanti prima che scadessero i termini utili per farlo. Un confronto all’ interno del PD sarebbe stato, infatti, lecito se fosse stato chiesto prima di presentare l’emendamento.

Il Sindaco uscente ha anche mostrato i documenti che confermano le sue affermazioni e che quindi smentirebbero i due dissidenti. Lo stesso ha poi proseguito affermando, a proposito sempre di Cento e Savastano: “Che avessero il coraggio di dire la verità!”. Riferendosi poi a Savastano, che fino ad ottobre 2013 è stato l’ assessore al bilancio, Bellofiore ha mostrato una delibera di giunta del 10 luglio 2012, nella quale lo stesso propone l’ internalizzazione del servizio della raccolta differenziata. Si legge infatti: “Il Comune di Gioia Tauro, con l’ obiettivo di intraprendere il passaggio definitivo al sistema della Raccolta differenziata, provvede […] all’erogazione dei servizi […]mediante gestione diretta, con il proprio personale tecnico ed operaio e con il nolo dei mezzi specifici necessari”. Come è possibile che ora Savastano, andando contro ciò che lui stesso aveva proposto, pretende il contrario? Una questione che non convince affatto l’ex sindaco, sulla quale afferma, non c’è alcuna chiarezza. Un punto importantissimo questo perché è stato quello che ha portato alla rottura definitiva e quindi alle dimissioni del primo cittadino. Egli, infatti, seppur disposto ad accettare il dialogo riguardo gli altri punti dell’ emendamento pur di scongiurare il commissariamento della città, su questo è stato fin da subito fermo nella sua convinzione di voler continuare a far svolgere il servizio dal personale comunale.

Bellofiore ancora ha ribadito: “Il Sindaco non sottostà a ricatti politici di due consiglieri. Volevano stabilire nuove condizioni illegittime e per farlo hanno utilizzato lo strumento del ricatto […]. Cento ha chiesto a Longobucco ed all’ esponente del PD Ugo Massimilla quattro assessori per ritirare l’emendamento dopo essersi incontrato con la minoranza. Savastano deve smentire che si è incontrato con la minoranza per accordarsi riguardo l’emendamento. Meglio avere un commissario che un sindaco condizionato da due consiglieri[…]. E’ caduta l’ Amministrazione comunale per motivazioni che non sono mai state chiarite”.

In conclusione anche il consigliere Laurendi, capogruppo in consiglio del PD, è intervenuto affermando: “Non ci sono i numeri, ecco perché non si può governare. Il PD, cercando di convincere Cento, fa una forzatura perché in ogni caso ormai è venuto meno il rapporto di fiducia”.

Anche l’ormai ex assessore alla cultura Monica Della Vedova ha preso la parola dicendo:” Cento e Savastano sostengono che l’ Amministrazione si è allontanata pian piano da quelli che erano stati i suoi obiettivi iniziali. Loro però si sono così allontanati da quelli che erano i loro obiettivi e ad un certo punto hanno pensato che la minoranza aveva più a cuore il bene della città rispetto alla maggioranza”.

Bellofiore ha inoltre voluto annunciare che, come ultimo atto per il bene della città, nonostante il bilancio non sia stato approvato, la sua amministrazione è riuscita ad avere i fondi per la pulizia della spiaggia in preparazione alla stagione turistica che tra poco arriverà.

redazione@approdonews.it