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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Relazione sul personale della Regione, l’associazione Mondo libero denuncia la gravità

“Tali incarichi, in alcuni casi, sono stati attribuiti in assenza di procedure comparative ed a soggetti formalmente privi dei requisiti necessari per l’accesso alla dirigenza”

Relazione sul personale della Regione, l’associazione Mondo libero denuncia la gravità

“Tali incarichi, in alcuni casi, sono stati attribuiti in assenza di procedure comparative ed a soggetti formalmente privi dei requisiti necessari per l’accesso alla dirigenza”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

L’Associazione Mondo Libero di Lamezia Terme denuncia la gravità di
quanto emerge dalla relazione sul personale della Regione Calabria fatta dall’ispettorato
generale di finanza, servizi ispettivi ministero dell’Economia. In 275 pagine il
dirigente dei sevizi ispettivi Gaetano Mosella fa un quadro gravissimo sulla gestione
dei contratti dei dirigenti e dell’ufficio stampa di giunta e consiglio regionale,
responsabili delle strutture speciali del consiglio regionale e personale del Corecom.
Nel mirino sono entrati gli incarichi di posizione organizzativa ed alta professionalità
dove sono riscontrabili evidenti lacune nelle procedure di assegnazione degli obiettivi
e nella valutazione dei risultati; Risulta effettuato, inoltre, il pagamento di somme
in violazione al principio di onnicomprensiva dei contratti nazionali. E per quanto
riguarda il personale dirigente, oltre a irregolarità in sede di costituzione del
fondo, le principali criticità riguardano il conferimento di incarichi a tempo determinato
oltre i limiti previsti dalla legge.
Tali incarichi, in alcuni casi, sono stati attribuiti in assenza di procedure comparative
ed a soggetti formalmente privi dei requisiti necessari per l’accesso alla dirigenza.
La relazione definitiva è stata trasmessa alla Corte dei Conti a cui ora la Regione
deve relazionarsi ed eventualmente richiedere un danno erariale di una decina di
milioni di euro perché si tratterebbe di soldi erogati illegittimamente.
La relazione si riferisce da un controllo contabile-amministrativo fatto nel periodo
30 settembre -20 dicembre 2013 e riguarda questa legislatura e la precedente.
Tra gli incarichi eclatanti contestati nella gestione Loiero della Regione c’è quella
affidata al Capo di Gabinetto, attuale capogruppo dell’Udc Gaetano Bruni in sostituzione
dell’architetto Michelino Lanzo.
Mentre in quella attuale quella del direttore generale alla presidenza Franco Zoccali
che non avrebbe i 5 anni di dirigenza per poter ricoprire quell’incarico e nemmeno
quello di Segretario generale ed avrebbe percepito illegittimamente 732 mila euro.
Stesso discorso per Nicola Durante, segretario generale della giunta Loiero che avrebbe
percepito in 7 anni circa 480 mila euro in più.
Dalla lettura del provvedimento di nomina di Bruni, invece, non emerge il riferimento
al curriculum vitae dell’incaricato dal quale poter, eventualmente, dedurre se il
prof. Bruni fosse o meno in possesso della qualifica dirigenziale.
A Bruni sarebbero stati erogati illegittimamente 52.143 euro. Stesso discorso per
l’incarico di Vice Capo di Gabinetto della dott.ssa Porcelli che già era, all’atto
della nomina a Vice Capo di Gabinetto, dirigente del settore “Affari generali ed
istituzionali” e svolgeva le funzioni vicarie di Dirigente Generale presso il Dipartimento
della Presidenza. In base a quanto prevede la norma regionale alla dott.ssa Porcelli
non andava riconosciuta nessuna ulteriore indennità aggiuntiva, in quanto la stessa
già era dirigente del settore “Affari generali ed istituzionali” della Giunta Regionale
e quindi le sono state corrisposte 135.000 euro non dovute.
Con il cambio di giunta e l’incarico di Capo di Gabinetto affidato da Scopelliti
ad Elena Scalfaro e di Vice Capo di Gabinetto dott.ssa Sonia Munizzi il trattamento
economico dei dirigenti così incaricati non è corrisposto in maniera conforme alla
normativa regionale in quanto doveva essere pari a quelli dell’amministrazione di
appartenenza. Ciò che è grave è che il direttore generale del dipartimento Organizzazione
del Personale era al corrente dell’errore ma nulla ha fatto per chiedere indietro
gli importi erogati in modo illegittimo,questo è quanto emerge dalla relazione Mosella.
Per quando riguarda i direttori generali del dipartimento a chi aveva i titoli vengono
contestate alcune voci stipendiali aggiuntive che ammontano a oltre i 92 mila euro.
Mentre in questa legislatura si contestano decine di incarichi affidati a persone
senza i requisiti di legge.
Poi c’è il caso del magistrato Salvatore Boemi a cui la giunta Loiero conferì l’incarico
di direttore generale della Stazione unica appaltante, in questo caso c’è una discrepanza
tra il contratto di incarico e il decreto di nomina con l’aggiunta di un’indennità
stipendiale di circa 158.000 euro negli anni dal 2008 al 2013.
Ognuno tragga le dovute conclusioni!

Associazione Mondo Libero