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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Region’s cup, Italia spera nel miracolo

Region’s cup, Italia spera nel miracolo

Deve battere San Marino e sperare che Irlanda-Francia non finisca in parità

Regions’Cup, l’Abruzzo spera nel miracolo

Deve battere San Marino e sperare che Irlanda-Francia non finisca in parità

 

Vigilia tranquilla per la Rappresentativa dell’Abruzzo impegnata nel girone di qualificazione alle finali della UEFA Regions’Cup, la competizioneeuropea riservata alle selezioni di “amateur” di tutte le federazioni aderenti all’organizzazionecontinentale. Domani, 14.30 ora locale (saranno le 15.30 in Italia), il team neroverdeguidato da Ezio Cialini e Luigi Iervese, affronterà San Marino all’UCD Bowl di Dublino,per l’ultimo e decisivo impegno di questo mini-tournament nel quale l’Abruzzo haraccolto sicuramente meno di quanto seminato. La squadra ha ricevuto infatti i disinteressatiapprezzamenti di alcuni membri della FAI, la Federcalcio irlandese, dei delegatiUEFA oltre che dei media locali, rimasti colpiti dalla qualità del gioco espressoma anche dal livello dei giocatori, quasi increduli una volta appresa la ramificazionedei campionati italiani e la collocazione tra questi di quelli Eccellenza e Promozionedella LND da cui provengono i ragazzi abruzzesi. Le chance di passare il turno sonoappese ad un filo e troppo condizionate dal risultato dell’altra sfida, quella traLeinster & Munster (Irlanda) e Normandia (Francia). La vittoria di una delle duecondannerebbe automaticamente l’Abruzzo anche in caso di vittoria straripante (servealmeno una rete in più delle sei realizzate dalla Francia contro San Marino a pattoche Irlanda e Francia pareggino 0-0). Tra i componenti della delegazione abruzzeseregna la serenità tipica di chi può attendere solo un miracolo. “Nelle esperienzepassate al seguito della nostra Rappresentativa ho imparato che i miracoli, a volte,possono accadere anche nel calcio” – è il pensiero di Ezio Memmo, dirigente responsabiledella squadra. “Ci è già capitato di non avere speranze di qualificarci in altre occasioni, ma questo sport ha sempre in serbo delle sorprese. Giocheremo la nostrapartita con un orecchio al risultato dell’altra”. Più che l’orecchio bisognerà tenderel’occhio, tenendo sotto controllo il servizio di live score gestito dall’UEFA e fruibiledalla delegazione abruzzese anche durante gli incontri grazie alla connessione wi-fidi cui pare siano dotati tutti gli impianti di Dublino e dintorni grazie ad un accordotra la FAI e la Eircomm, sponsor della nazionale irlandese che opera nel campo delletelecomunicazioni. Un’opportunità sfruttata appieno dall’Abruzzo che in questo modoha potuto realizzare la diretta delle proprie gare sfruttando il Twitter della LegaNazionale Dilettanti (twitter.com/LegaDilettanti) e così permettere ai sostenitoridella squadra di seguirne le vicende via web anche dall’Italia. L’esperienza in terrad’Irlanda, aldilà dei risultati finora ottenuti, ha rappresentato un momento di crescitaper gli alteti, i tecnici e per la dirigenza del Comitato Regionale Abruzzo, chepotrà trasmettere alla LND le sensazioni e gli stimoli ottenuti dallo scambio conaltre realtà internazionali. L’intera giornata, peraltro, è stata all’insegna delconfronto. A cominciare dalle squadre che si sono mescolate insieme per una passeggiatadistensiva al mattino, per poi ritrovare la propria dimensione “nazionale” con gliallenamenti del pomeriggio. Mentre Iervese e Cialini erano impegnati con la Rappresentativanell’ultimo training all’AUL Complex di Dublino, la FAI ha ospitato una rappresentanzadi tutte le delegazioni regionali presso l’Aviva Stadium, lo storico impianto teatrodei match delle nazionali di calcio e di rugby irlandesi. Presenti anche gli arbitriUEFA chiamati a dirigere tutti gli incontri del qualifier di questi giorni. Con glistessi c’è stato modo di commentare in modo scherzoso le decisioni assunte finora,in un clima di grande distensione e fair-play. L’impianto, gestito dalla FAI e dallaIRFU (la federazione del rugby) è stato oggetto di un vasto ed ambizioso progettodi ammodernamento. Il suo restauro è stato guidato da principi di funzionalità edi sostenibilità ambientale. Basti pensare che per l’irrigazione del terreno di giocoviene utilizzato un sistema di raccolta e di purificazione dell’acqua piovana. “Sfruttiamoal massimo quello che la natura offre a Dublino” – ha spiegato la hostess che haaccompagnato le delegazioni nella pancia e sugli spalti dello stadio, ironizzandocosì sulle abbondanti precipitazioni che fanno parte del “colore locale” di questelatitudini. E a giudicare da quante volte la parola “pitch” ha accompagnato i suoiinterventi, è stato chiaro a tutti con quanto orgoglio si riferisse a quell’erbettadi un verde intenso che trova spazio e perfetta cura sul prato dell’Aviva Stadiumcosì come nei campetti di periferia. In serata infine, ci sarà spazio per la consuetacena ufficiale, organizzata dalla federazione irlandese.