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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Regione, Stasi: No lapidazione iraniana Sakineh

Regione, Stasi: No lapidazione iraniana Sakineh

| Il 03, Set 2010

Antonella Stasi lancia un appello a ”tutte le donne calabresi a mobilitarsi in favore della giovane Sakineh, la vedova quarantaduenne iraniana, madre di due figli, condannata alla lapidazione per adulterio”

Regione, Stasi: No lapidazione iraniana Sakineh

Antonella Stasi lancia un appello a ”tutte le donne calabresi a mobilitarsi in favore della giovane Sakineh, la vedova quarantaduenne iraniana, madre di due figli, condannata alla lapidazione per adulterio”

 

Catanzaro – Il vicepresidente della giunta regionale della Calabria, Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa – lancia un appello, invitando ”tutte le donne calabresi a mobilitarsi in favore della giovane Sakineh, la vedova quarantaduenne iraniana, madre di due figli, condannata alla lapidazione per adulterio”.

”A lei va tutta la mia solidarieta’ come istituzione regionale e come donna – dice Stasi – contro un atto brutale e inaccettabile, che rappresenta un oltraggio alla dignita’ umana. Sakineh oggi e’ il simbolo di una lotta per la liberta’ che coinvolge tante donne iraniane. Lancio un appello – prosegue il vice presidente – alle donne calabresi perche’ partecipino alla mobilitazione nazionale e internazionale non solo per salvare la donna iraniana condannata, ma pure per dire NO, anche dalla nostra regione, ad un’azione disumana che condanna le donne a una forma di discriminazione e mortificazione. La vita e’ sacra e soltanto Dio ce la puo’ togliere. Fermiamo la violenza sulle donne e speriamo che il governo iraniano non arrivi a commettere questa ulteriore vergogna. L’Italia, e quindi la Calabria, come hanno gia’ fatto diversi paesi europei fra cui la Francia, devono – conclude il vicepresidente – far sentire la propria voce contro la violazione dei diritti umani affinche’ si impedisca la lapidazione di Sakineh”.