ReggioNonTace scrive una lettera aperta al capo di gabinetto del sindaco di Reggio Calabria
Ott 06, 2012 - redazione
“Siamo consapevoli che gli amministratori del Comune hanno il diritto di fare ricorso alle autorità giudiziarie, ma non possono autogestire la democrazia e le sue regole, snobbare i cittadini o ritenere che noi possiamo o vogliamo gestire privatisticamente le richieste dei cittadini”
ReggioNonTace scrive una lettera aperta al capo di gabinetto del sindaco di Reggio Calabria
“Siamo consapevoli che gli amministratori del Comune hanno il diritto di fare ricorso alle autorità giudiziarie, ma non possono autogestire la democrazia e le sue regole, snobbare i cittadini o ritenere che noi possiamo o vogliamo gestire privatisticamente le richieste dei cittadini”
Lettera aperta al capo di gabinetto del Sindaco di Reggio Calabria
Non è lecito
né a noi, come movimento ReggioNonTace, né a coloro tra noi che il capo di gabinetto del Sindaco ha incontrato anche lunedì 1 ottobre 2012, autogestire le scelte che 845 cittadini hanno fatto, sottoscrivendo la richiesta d’una assemblea pubblica!
Non è lecito
né a noi, come movimento ReggioNonTace, né a coloro tra noi che il capo di gabinetto del Sindaco ha incontrato anche lunedì 1 ottobre 2012, autogestire ciò che è sancito dallo Statuto comunale e dal suo Regolamento!
Non è lecito
né al Sindaco, né al Suo capo di gabinetto, autogestire la richiesta di 845 cittadini, o lo Statuto comunale, o il suo Regolamento!
Non è lecito
al capo di gabinetto del Sindaco, autogestire le informazioni date ufficialmente ai mass media, quando sono non veritiere!
Non è vero
che il Sindaco o il capo di gabinetto del Sindaco di Reggio Calabria hanno espresso l’intenzione di convocare l’Assemblea richiesta da 845 cittadini; alle quattro persone incontrate lunedì dal capo di gabinetto del Sindaco è stato proposto di soprassedere alla richiesta degli 845 cittadini e di farne un’altra, con altro ordine del giorno; in questo senso, ancora una volta non s’è voluto ottemperare alla richiesta dei cittadini, alle disposizioni dello Statuto comunale e al suo Regolamento e alla sentenza pronunciata dal TAR.
Siamo consapevoli che gli amministratori del Comune hanno il diritto di fare ricorso alle autorità giudiziarie, ma non possono autogestire la democrazia e le sue regole, snobbare i cittadini o ritenere che noi possiamo o vogliamo gestire privatisticamente le richieste dei cittadini. Né possono autogestire la verità.
Ancora una volta non si riesce a percepire che la scelta di interloquire coi cittadini è l’unica vera garanzia – per chi amministra la città – di essere al riparo dalle pressioni di chi non lavora per il bene di tutti.
Il movimento ReggioNonTace