Va avanti la protesta per chiedere il mantenimento dei livelli di occupazione. Scopelliti: “Su Multiservizi empasse strumentale”. Naccari Carlizzi: “Scopelliti smetta di delirare”
Reggio, i lavoratori della Multiservizi ancora sul tetto
Va avanti la protesta per chiedere il mantenimento dei livelli di occupazione. Scopelliti: “Su Multiservizi empasse strumentale”. Naccari Carlizzi: “Scopelliti smetta di delirare”
REGGIO CALABRIA – Continua la protesta dei lavoratori della Multiservizi, la municipalizzata del Comune sciolta dopo una interdittiva antimafia al socio privato. Cinque lavoratori sono rimasti sul tetto del Municipio, dove sono saliti ieri, e stamani hanno esposto uno striscione con la scritta “Per le nostre famiglie pronti a tutto”. I lavoratori chiedono alla terna commissariale che amministra il Comune di Reggio Calabria dopo lo scioglimento di fare il possibile per il mantenimento dei livelli occupazionali. La protesta, scattata dopo la decisione della Corte dei conti di bocciare il piano di rientro presentato dalla terna, ieri ha provocato numerosi disagi in città per alcuni blocchi stradali fatti dai manifestanti.
Scopelliti: “Su Multiservizi empasse strumentale”
“Sono trascorsi otto mesi dall’accordo raggiunto alla Prefettura di Reggio Calabria, alla presenza della terna Commissariale e a tutt’oggi l’Amministrazione comunale di Reggio non ha ancora individuato un percorso certo da seguire per la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori e l’erogazione dei servizi pubblici essenziali che il Comune deve rendere nei confronti della popolazione”. Lo afferma – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in merito alla vicenda dei lavoratori della Multiservizi di Reggio Calabria. ”I rinvii e le osservazioni che a intervalli ripetuti nel tempo vengono evidenziati e comunicati – prosegue il Governatore – hanno tanto il sapore di una manovra che nulla ha a che vedere con impedimenti legislativi o regolamentari, ma piuttosto di una concertata azione politica che vede protagonista, purtroppo, una parte di quella burocrazia selezionata all’esito del concorso di naccariana memoria. L’unico risultato è quello di continuare a tenere una città in confusione, e di fare aumentare ogni giorno di più la rabbia nei lavoratori che non vedono nessuna soluzione. Purtroppo sono passati otto mesi inutilmente e ritengo che la terna Commissariale deve assumere provvedimenti determinati, individuando le responsabilità di questa empasse che ribadisco, ritengo strumentale e tesa solo a creare tensione nella cittadinanza”. ”La Regione Calabria, proprio per accompagnare il percorso deciso in Prefettura – conclude Scopelliti – ha offerto con Legge regionale uno strumento idoneo che però era finalizzato alla conclusione del percorso. Un’eventuale proroga degli ammortizzatori sociali per la riqualificazione del personale è possibile, ma nessuno può pensare che questa possa essere la soluzione che si ripete nel tempo. Questi lavoratori non possono vivere di sola formazione, hanno invece il diritto di avere certezza sul loro futuro occupazionale, continuando così a svolgere un ruolo importante per lo sviluppo della città”.
Naccari Carlizzi: “Scopelliti smetta di delirare”
“Sentire parlare Scopelliti di colpe e sentirlo attaccare i commissari al Comune di Reggio in merito alla vicenda dei lavoratori della Multiservizi fa ridere e nello stesso tempo imbarazza”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi. “La cosa, se non fosse tragica – prosegue Naccari Carlizzi – sarebbe ridicola. Scopelliti è la causa del fallimento dei servizi in città ed è inutile stare qui a dire perché: i fatti li conosciamo tutti. Lui è l’interlocutore principale della terna commissariale sia come governatore della Regione che come esponente del Ncd. E’ stato in grado di fare alchimie contabili al Comune di Reggio quando si trattava di soluzioni che lo riguardavano. Oggi se la prende con i commissari farneticando di soluzioni che lui sa bene quanto siano insufficienti. Quando aveva il controllo diretto dell’amministrazione comunale ha fatto andare a sbattere il sistema delle società miste e dei servizi”. “Detto questo – conclude Naccari Carlizzi – lo invitiamo a smettere di delirare e di farsi invece promotore di un tavolo di confronto al quale saremo ben lieti di partecipare con l’unico fine di risolvere questa penosa situazione”.
Fp Cgil: “Proseguono mobilitazione e protesta”
“La Commissione che regge il Comune di Reggio Calabria ha convocato ‘ad horas’ le organizzazioni sindacali per fornire loro informazioni circa quanto affrontato nel corso della serata di ieri in Prefettura, tra Prefetto, Commissario Chiusolo e Presidente della Giunta regionale”. E’ quanto afferma, in una nota, Franco Manunta, segretario Fp Cgil di Reggio-Locri. “Il prefetto Chiusolo, a nome della Commissione – afferma Manunta – ha comunicato che, rispetto alla giornata precedente conclusasi in maniera insoddisfacente per le organizzazioni sindacali e che ha comportato la decisione da parte dei lavoratori di occupare la piazza e il tetto di Palazzo San Giorgio, le novità emerse, a partire dagli interessamenti istituzionali attivati, consistono in una prima proroga degli ammortizzatori sociali finanziati dalla Regione e nella definizione della modifica dello statuto della Sati (società in house del Comune), attribuendo a questa i servizi strumentali già svolti dalla Multiservizi. Previa verifica della sostenibilità economica futura, avverrebbe la conseguente acquisizione da parte della società di una corrispondente quota di personale. Rimane congelata invece, sino alla definizione del quadro finanziario anche in rapporto allo stato di dissesto, la possibile costituzione di una nuova società in house a cui attribuire i servizi di interesse generale e il personale rimanente”. “Da parte delle organizzazioni sindacali, pur registrando la novità del coinvolgimento istituzionale – prosegue Manunta – si è manifestata ulteriormente la difficoltà a recedere dalla mobilitazione in atto, in assenza di specifiche, analitiche e concrete risposte volte a fornire ai 270 lavoratori della ex Multiservizi, oggi tutti disoccupati, una stabilità occupazionale. In tal senso, abbiamo formalizzato la richiesta che sia il tavolo istituzionale della Prefettura a coinvolgere tutte le istituzioni impegnate, nonché i sindacati. in rappresentanza dei 270 lavoratori, per condividere la realizzazione/attivazione delle società, il percorso e i tempi per la stabilizzazione e inoltre le tutele salariali. Di tale richiesta le organizzazioni sindacali si sono fatte portatrici nei confronti del Prefetto avendo ricevuto indicazione che una risposta in tal senso verrà data nel pomeriggio di oggi. Ovviamente, in un quadro così interlocutorio, rimane in atto la mobilitazione e la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici”.