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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Reggio Futura, “Codice etico: la doppia morale del Pd” Da qualche giorno nel centrosinistra calabrese, in tanti si mostrano sorpresi e amareggiati per l’inserimento nella lista del PD di un candidato in spregio al codice etico del partito (perché imputato nel processo Miramare)

Reggio Futura, “Codice etico: la doppia morale del Pd” Da qualche giorno nel centrosinistra calabrese, in tanti si mostrano sorpresi e amareggiati per l’inserimento nella lista del PD di un candidato in spregio al codice etico del partito (perché imputato nel processo Miramare)

Da qualche giorno nel centrosinistra calabrese, in tanti si mostrano sorpresi e amareggiati per l’inserimento nella lista del PD di un candidato in spregio al codice etico del partito (perché imputato nel processo Miramare).
Nel tentativo di metterci una pezza, ieri la Bruni ha cercato in modo goffo di giustificare questo inserimento sostenendo che secondo due avvocati il soggetto in questione sarebbe candidabile nonostante la pendenza giudiziaria che grava su di lui (ma senza spiegare il perché… e così la pezza si è rivelata peggiore del buco).
È certamente insensato escludere la candidabilità di un soggetto per un semplice rinvio a giudizio (posto che è la stessa Costituzione a statuire il principio secondo cui nessuno può essere giudicato colpevole prima che sia intervenuta una sentenza irrevocabile di condanna), ma se un partito decide di inserire questa regola (liberticida e giustizialista) nel proprio codice etico, dovrebbe poi, per serietà e coerenza, rispettare ed applicare la regola stessa. Invece a sinistra così non è.
Ma la cosa non dovrebbe destare tanto stupore, posto che non è la prima volta che il PD, sull’applicazione del proprio codice etico chiude un occhio (anzi, tutti e due): lo scorso anno nessuno ha battuto ciglio sulla candidatura di un (ben più noto) rinviato a giudizio (sempre nel processo Miramare): l’attuale sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Eppure per la sua candidatura c’era un doppio impedimento: il codice etico del PD e la Carta di Pisa (altro codice etico sottoscritto dall’amministrazione Falcomatà il 20 novembre 2014). In quella occasione inutilmente Reggio Futura sottolineò questa incongruenza ma la questione sembrò non interessare nessuno a sinistra (e in buona parte anche a destra).
Che dire? Questa è l’ennesima dimostrazione della “doppia morale“ della sinistra. Doppia morale che fino a ieri è stata utilizzata dal PD nei confronti degli avversari politici e oggi addirittura all’interno del partito stesso.