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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Reggio Calabria, nasce l’associazione Stanza 101 Ieri la presentazione con la discussione "Gioventù tradita"

Reggio Calabria, nasce l’associazione Stanza 101 Ieri la presentazione con la discussione "Gioventù tradita"
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La neonata associazione “Stanza 101” si apre alla città di Reggio Calabria
con un ricco e partecipato dibattito che si è tenuto ieri
sera presso il Caffè Malavenda. Oggetto della discussione è stata la
“Gioventù Tradita”, titolo tratto dall’omonimo libro del giovane studente
reggino Francesco Marrara, uno dei protagonisti ospiti del dibattito
insieme a Marika Pizzi, giovane assistente sociale, Pasquale Oronzio,
membro dell’associazione universitaria New Deal, e Luigi Iacopino, socio
fondatore di Stanza 101.

È proprio Iacopino a presentare Stanza 101, nome preso dal celebre romanzo
‘1984’ di G. Orwell per rappresentare l’attuale società totalitaria e la
volontà di reagire ad essa. Secondo il rappresentate di Stanza 101, oggi
bisogna costruire una reazione alla società nichilista ed al pensiero unico
imposto da chi gestisce l’economia. L’impressione è quella di vivere un
epoca di “cretinismo economico”, citando Gramsci, il quale ammoniva il
pericolo che tutta l’esistenza dell’Uomo si potesse ridurre alla sua
capacità di produrre e creare. A questa deriva bisogna opporre la forza
delle identità e le identità possono riemergere solo creando momenti di
dibattito e di pensiero critico come Stanza 101 in questa serata si è
sforzato di organizzare. Nel romanzo di Orwell, la Stanza 101 è la camera
in cui vengono torturati tutti i dissidenti del regime sottoponendoli alle
proprie fobie. Qui a Reggio, e prima ancora sul blog ufficiale
dell’associazione, la volontà è quella di aprire questa Stanza per superare
ogni critica impertinente e politicamente scorretta che non deve più
corrispondere ad una fobia sociale (razzismo, xenofobia, omofobia, etc…) ma
deve essere l’opportunità per far incontrare visioni alternative.

La discussione è proseguita in un serrato confronto con domande poste dal
moderatore Giuseppe D’Agostino, direttore della testata on-line cmnews.it,
ed a giro le risposte dei giovani ospiti relatori. A dettare la traccia
però sono gli argomenti del libro “Gioventù Tradita” di Francesco Marrara:
lavoro, istruzione, università, famiglia, manipolazione delle masse. È
proprio il giovane scrittore a presentare il suo primo lavoro nato per dare
un messaggio positivo ai giovani e spingerli alla riflessione sui temi
importanti e su quei valori che devono diventare punti di riferimento per
la propria vita. Cardine valoriale deve essere la realtà della famiglia
naturale, cellula della società e prima agenzia educativa dell’Uomo. La
famiglia è quel nucleo affettivo dove l’Uomo comincia a relazionarsi
all’altro ed a strutturare la propria persona per affrontare la
quotidianità e per costruire, insieme all’altro, il vero progresso di una
società. Ma accanto alla famiglia fondamentale è il supporto sussidiario
dell’istruzione e dell’università, due mondi oggi in crisi perché non
formano coscienze critiche ma uniformano l’individuo attraverso un
semplicistico sistema nozionistico. L’individuo, così, diventa un soggetto
debole in preda alla manipolazione sociale ed al lavoro capitalistico che
estranea l’Uomo per immetterlo in una logica mercantilistica ed
utilitaristica. In questo quadro il lavoro non è più al centro di un
progetto di vita ma diventa un mero strumento di alienazione. Sono questi
riflessioni importanti, a volte anche un po’ grezze e banali, ma necessarie
per suscitare interrogativi in una gioventù che ha bisogno di mettersi in
gioco.

Molto interessante è anche la prospettiva di Marika Pizzi, giovane
assistente sociale secondo la quale il problema della gioventù è la carenza
di veri punti di riferimento sociali. La società oggi non c’è, è assente se
non in speranze illusorie di benessere che poi vengono riempite da alcol,
droghe ed anche mafia.

Pasquale Oronzio, rappresentante del mondo universitario, mette in risalto
il ruolo dell’associazionismo come arma per combattere il nichilismo della
società attuale. Le associazioni sono una grande opportunità per creare
contatto fra diversità e di conseguenza aiutare nel confronto a sviluppare
un pensiero critico e libero. Oronzio fa anche un giusto mea culpa dei
giovani che si cullano sulle grosse difficoltà che questa epoca offre
perché il futuro non si può ereditare ma bisogna costruirlo. Se
sull’attuale gioventù gravano grosse responsabilità dei propri padri è
ancora maggiore il tradimento che i giovani compiono verso se stessi nel
loro disimpegno. Una prospettiva questa coraggiosa e leale ma soprattutto
di riscatto e determinazione.

Il dibattito è proseguito anche con un ricco confronto con il pubblico
intervenuto numeroso a questo primo appuntamento di Stanza 101. Si è
parlato di famiglia come barricata rispetto al livellamento del mercato
perché offre valori, quali l’identità, la solidarietà e la comunità,
assolutamente inconciliabili con quelli dell’efficienza e del consumismo.
Si è parlato di meccanizzazione della vita, della precarietà dell’esistenza
e soprattutto si è saldato un costruttivo confronto generazionale. Giovani
e anziani non devono essere più in conflitto come lo furono nel ’68 ma
devono insieme partecipare, su ruoli e posizioni diverse ma comunicanti, a
ricostruire la società sui valori che armonizzino la società.