Reggio Calabria, Associazione Sportello Consumatori dura con il Commissario Asp Scaffidi, “atto di scorrettezza nei confronti dei giovani disoccupati reggini”
Gen 27, 2022 - redazione
Questa Associazione ha scritto una lettera indirizzata al Commissario Straordinario dell’ASP, Gianluigi Scaffidi, per chiedere l’immediato annullamento della delibera nr. 37 del 17 gennaio 2022 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. La suddetta prevede la revoca di un precedente concorso indetto dalla stessa ASP (delibera nr. 901 del 14 novembre 2020) per 27 posti riguardanti il personale amministrativo a favore dell’assunzione “di nr. 25 Assistenti Amministrativi in medesimo profilo e categoria professionale” tratti da una graduatoria di idonei (deliberazione nr. 1229 del 02/12/2021) dell’Ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro.
Orbene, al di là della dinamica d’azione compiuta, oltre ad essere sbagliata nella sostanza, la delibera in oggetto risulta errata anche nella forma: si parla infatti di revocare la delibera del 14 novembre 2021, quando invece trattasi di una delibera dell’anno 2020; ed inoltre nella frettolosa e goffa stesura si rende atto, fra l’altro, di un’intesa fra l’ASP di Reggio Calabria e quella di Crotone (invece di Catanzaro).
Passando all’aspetto sostanziale della vicenda, questa Associazione vuole evidenziare l’ennesimo atto di scorrettezza nei confronti dei giovani disoccupati reggini, ed in particolare degli 11.701 partecipanti al bando (che hanno, inoltre, versato la somma di € 10,00 per partecipare al bando, per un introito totale ricevuto dall’ASP di € 117.010,00). L’urgenza e la necessità di reperire il personale idoneo non possono far ripiegare la scelta su una graduatoria già precedentemente ed abbondantemente “chiacchierata”. Sono numerosi infatti gli articoli di stampa consultabili online che evidenziano come queste graduatorie siano “piene di amici della politica e ‘figli di’”.
Stante la situazione in cui versa la sanità in Calabria, questa condizione costituisce di fatto una sferzata lacerante ai partecipanti al concorso, facenti parte del grande bacino dei tanti disoccupati reggini che costretti, come storia passata e recente insegna, ad abbandonare il proprio lido di nascita verso altre mete per la propria realizzazione lavorativa, nutrivano la speranza (unica cosa che resta in questo martoriato lembo di terra) di uscirne vincitori e poter, così, rimanere con i propri affetti.
Così non è stato. La volontà di colui il quale oggi fa’ e disfa, secondo criteri molto spesso privi di ratio, anche perché le motivazioni addotte, così come riportate sempre dalla stampa, sulla esigenza di avere del nuovo personale già in posizione di carenza endemica, snellire le procedure e risparmiare denaro non stanno né in cielo né in terra, poiché la situazione di urgenza quale si manifesta oggi, lo era anche al tempo in cui si è indetto il concorso.
Qual è allora il reale motivo per cui nell’odierno si attiva siffatta procedura d’urgenza a sfregio di ogni linearità d’intenti che andrebbe seguita?
I cittadini partecipanti al bando, indignati, attraverso questa Associazione si sono già fatti avanti per ricorrere al TAR contro questa assurda decisione.
Dal nostro canto abbiamo già rivolto un appello al Commissario ad acta per la sanità Calabrese, on. Roberto Occhiuto, affinché vigili sulla vicenda, e alla Procura della Repubblica perché possa adottare provvedimenti, considerato anche che, con quantomeno “strana celerità”, nella data di ieri, sono stati convocati di idonei della graduatoria dell’Ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro per firmare i nuovi contratti presso l’ASP di Reggio Calabria.