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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 09 OTTOBRE 2024

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Reggina, corto circuito tra normativa statale e sportiva, ma il tempo sarà galantuomo. Il “caso Reggina” che farà giurisprudenza A maggio, quindi tra non molto e secondo i ben informati, il Tribunale reggino dovrebbe emettere decreto di omologazione, ovvero definizione degli impegni presi, cui seguirà la fase di esecuzione degli accordi

Reggina, corto circuito tra normativa statale e sportiva, ma il tempo sarà galantuomo. Il “caso Reggina” che farà giurisprudenza A maggio, quindi tra non molto e secondo i ben informati, il Tribunale reggino dovrebbe emettere decreto di omologazione, ovvero definizione degli impegni presi, cui seguirà la fase di esecuzione degli accordi

Di Antonio Spina

Reggina, il tempo sarà galantuomo e rimetterà ogni cosa a suo posto. È stato detto in più di un’occasione sul corto circuito delle competenze tra le leggi ordinarie dello Stato Italiano e le norme sportive che disciplinano il calcio italiano. Una situazione paradossale, finalmente chi governa il nostro bel Paese ha capito che non si poteva rimanere in silenzio su un buco legislativo. La Reggina 1914 a dicembre 2022 ha presentato al Tribunale di Reggio Calabria il piano di ristrutturazione del debito accomulato dalla precedente gestione Gallo, chiedendo il concordato preventivo a continuazione aziendale. I tempi della giustizia vanno rispettati al di là delle leggi sportive. A maggio, quindi tra non molto e secondo i ben informati, il Tribunale reggino dovrebbe emettere decreto di omologazione, ovvero definizione degli impegni presi, cui seguirà la fase di esecuzione degli accordi. In attesa di questa decisione la proprietà di Saladini deve attenersi a quanto imposto delle leggi dello Stato Italiano. È, quantomai, doveroso ribadire che la legislazione ordinaria è prevalente su quella sportiva. È vero quando si afferma la previsione di un’autonomia tra i due ordinamenti, facendo tuttavia salva la rilevanza che situazioni giuridiche soggettive connesse con l’ordinamento sportivo possano assumere per l’ordinamento statale: quest’ultimo conserva, infatti, il potere di sindacare, attraverso i propri organi giurisdizionali, l’operato dell’ordinamento sportivo. Lo Stato si pone come supremo garante dei diritti e degli interessi legittimi di cui si lamenti la violazione in ambito sportivo, rivendicando alla magistratura il potere di intervenire per accertare se ed in quali termini sussista la violazione lamentata.
Dunque, i 3 punti di penalizzazione dovranno essere restituiti agli amaranto (deci già in sede di secondo grado dinanzi la Corte di Appello Federale, evitando lungaggini giudiziarie sino al Collegio di Garanzia del Coni, che comporterebbe un rinvio dei playoff, casomai la Reggina si qualificherebbe, visto i tempi strettissimi a disposizione.
Infatti, ecco l’attesa novità: la FIGC con un comunicato (168/A del 21.04.2023) di questi giorni ha deliberato di modificare gli articoli 85 e 90 delle NOIF (norme organizzative interne di Federazione). Il nuovo testo dell’art. 85 recita testualmente :
le società continueranno ad essere onerate di tutti gli
adempimenti relativi al Campionato di competenza, fatto salvo, per l’assolvimento dei debiti, il caso in cui, in esito alla omologazione della competente
Autorità Giudiziaria o con equivalente provvedimento divenuto definitivo, siano stabiliti esplicitamente effetti di esdebitazione.
Traduzione: viene armonizzato il rapporto con lo Stato, nel caso specifico il Tribunale di Reggio Calabria aveva vietato qualsiasi pagamento degli oneri fiscali, pur essendo il club fresco di svolta societaria pronto a ottemperare. La Reggina 1914 per garantire tutti i debitori, ha certificato il debito con una delle 4 più importanti società di certificazione. Un atto che garantisce la liquidità necessaria per far fronte alla situazione debitoria. Nei fatti si tratta di un assegno circolare in mano ai giudici per soddisfare indistintamente le persone fisiche e giuridiche che vantano crediti nei confronti del club amaranto. Tanto rumore per nulla, ma soprattutto tanti avvoltoi pronti a sbranare la Reggina e l’intera città.
Da questa situazione il club di Via delle Industrie può chiedere i danni morali e di immagine in quanto da dicembre gli uomini del presidente Cardona si trovano in un tritacarne mediatico, alle volte mirato con tanto di delirio di onnipotenza, che ha compromesso il cammino degli amaranto nel campionato di serie B. A fine girone di andata, la Reggina con 36 punti occupava la seconda posizione a tre punti dalla capolista Frosinone, il che voleva dire promozione diretta! Adesso, grazie a questa situazione i ragazzi di mister inzaghi rischiano di non disputare nemmeno i play off. Bel danno! La serie A rappresenta duplice vantaggio : economico oltre che una vetrina per tutta la Calabria.