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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Referendum, nuovo Cdu Gioia dice “No” "Non si può rimanere inermi al tentativo di modifica della nostra Costituzione"

Referendum, nuovo Cdu Gioia dice “No” "Non si può rimanere inermi al tentativo di modifica della nostra Costituzione"
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L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
L’articolo 1 della nostra Costituzione parla da sé.
La nostra Costituzione ha fatto considerare l’Italia una Nazione con una Carta Costituzionale bella, ampia e punto fondamentale della vita della stessa Nazione democratica.
Rinviando il tema sul lavoro, il quale dipende da diversi fattori in quanto punto cardine della vita quotidiana di ogni cittadino e che hanno trasformato in “un fantasma”, non si può non soffermarsi sulla sovranità popolare.
Ebbene, per la terza volta, il popolo italiano è stato derubato dalla sua espressione di voto.
Abbiamo avuto ed abbiamo un governo non eletto dal popolo, governo composto da uomini politici che
non hanno il consenso popolare.
Anche se tutto è stato svolto con regolarità ma non con etica politica e rispetto della volontà popolare, non si può rimanere inermi al tentativo di modifica della nostra Costituzione. La fortuna del popolo italiano (è grave che si debba parlare di fortuna) è quella che stavolta è chiamato ad esprimere il suo volere riguardo il Referendum sulla modifica della Costituzione.
Sarebbe facile citare tutti i motivi tecnici del nostro NO al Referendum, ma evidenziarne alcuni forse rende meglio l’idea della motivazione che deve spingere il popolo italiano a votare NO.
Si è sempre parlato di costi elevati della politica e di un iter burocratico lunghissimo, si è sempre sentito dire di abolire una delle due Camere (Senato) e di ridurre il compenso monetario dei nostri parlamentari, troppo oneroso per le diverse voci di accredito al semplice compenso parlamentare, per arrivare addirittura al pagamento della diaria anche a coloro che non ne hanno diritto o a coloro che risultano presenti e invece sono impegnati a svolgere la loro attività politica nell’aula del parlamento.
Il nostro NO al Referendum, sostiene il Consigliere Nazionale del Direttivo del CDU, l’imprenditore Massimo Cananzi, è molto chiaro. L’eliminazione di una Camera del Parlamento (Senato) dovrebbe essere vera e concreta e non camuffata; la chiarezza della nostra Costituzione deve essere la guida della nostra nazione e non un ennesimo codice da decifrare.
Il NO alla modifica della Costituzione deve ottenere una vittoria, non solo per evitare che la madre delle leggi nazionali sia poggetto di una confusionaria e complessa modifica, sia per poter finalmente esprimere la propria volontà nell’intento di far percepire a chi di dovere che devono smettere di autoproclamarsi leader nazionali mediante accordi di palazzo e decidere, violando loro stessi la Costituzione, chi sia degno o meno di rappresentare gli italiani.
Il NO al Referendum deve essere forte e deciso; a tal proposito, Massimo Cananzi, rende noto che verrà organizzata una manifestazione a Gioia Tauro su tale tema: “NO al Referendum”.