Ieri, dibattito pubblico all’Università della Calabria sulle ragioni del Referendum costituzionale con la partecipazione del prof. Enrico Caterini, Ordinario di Diritto Privato, dott. Francesco Lo Giudice, responsabile
culturale Anci giovani, il Prof. Alessandro Mazzitelli, Ordinario di Diritto Pubblico, Nicola Morra, portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle. Sincera passione politica e naturale propensione alla difesa dell’ attuale Carta dei valori e dei principi supremi del popolo italiano, ma soprattutto ragioni sostenute da argomentazioni documentate e
incontrovertibili, hanno dovuto fronteggiare le considerazioni spesso infondate dei sostenitori del Sì.

Ciò che è mancato sta tutto nel tentativo di sviare dalla lettura attenta e critica del testo proposto al fine di indugiare su slogan e messaggi pubblicitari informati più ai poteri forti d’oltreoceano che a effettive motivazioni, sufficienti almeno a giustificare una modifica di tale portata. Non c’è da stupirsi, allora, se il nostro portavoce al Senato, Nicola Morra, abbia faticato ad accogliere come probanti mere dichiarazioni di principio, non suffragate da prove,e si sia visto costretto a toni “non propriamente pacati”, pur di richiamare l’attenzione dei convenuti verso i punti salienti del discorso e della serata.

Dopotutto in maniera convincente se si considera che il prof. Enrico Caterini, intervenuto a sostegno del sì,
abbia dovuto riconoscere molte delle sue istanze. La sensazione che se ne ha, alla fine, è che tanti dei presenti abbiano ricevuto evidenti dimostrazioni di quanto sia importante votare No il 4 dicembre.