Rappoccio restituisca i corrispettivi illecitamente percepiti e ai suoi 850 “lavoratori” fantasma
Ago 31, 2012 - redazione
Fiamma Tricolore, oltre ad essere interdetto dal diritto di voto per 10 anni
Rappoccio restituisca i corrispettivi illecitamente percepiti e ai suoi 850 “lavoratori” fantasma
Fiamma Tricolore, oltre ad essere interdetto dal diritto di voto per 10 anni!
Ad ogni tornata elettorale puntualmente sono costretto a porre lo stesso quesito alla gente comune: “ma se tutti costoro che vi promettono il lavoro poi secondo voi manterranno la parola come mai in Calabria esistono cosi tanti disoccupati?” Spesso alzano le spalle disinteressati ai loro “compagni di promessa” (in perfetta sintonia con l’individualismo del soggetto calabrese) ma convinti che se per tutti si tratti di una bufala per loro no, per se stessi quel politico “amico” ha detto la verità! Altre volte invece ti rispondono “Con me non può sgarrare..io sono compare di tizio” o squallide robe del genere. Deprimente.
E’ fin troppo evidente: finchè ci saranno persone corruttibili i corruttori avranno sempre mano libera nella fin troppo fragile e immorale società calabrese.
Si immorale! Diciamocelo chiaramente: nella storia del meridione e della Calabria in particolare lo scambio di promesse lavoro-voto non lo ha di certo inaugurato Rappoccio.
Di Rappoccio la nostra terra ne ha conosciuti a migliaia; certo non gli esprimiamo “vicinanza” come ha fatto l’altro consigliere del suo gruppo Giulio Serra che probabilmente condividerà i metodi del Rappoccio e dunque, per la gravissima dichiarazione, ne pretendiamo già da adesso le dimissioni! Da questa gente non vogliamo essere governati tanto che lo stesso è Presidente della Commissione di Vigilanza alla Regione! Sicuramente più furbo di Rappoccio. Eletto nel 2005 con il centrosinistra, nel 2010 con il centrodestra. Pensate: è talmente vigilante che ha assunto nel suo staff Salvatore Pirillo, già segretario del Pd di Amantea, e figlio di Mario Pirillo, deputato del PD a Strasburgo. Ovviamente quest’ultimo ha ricambiato assumendo la figlia del Serra. Chissenefrega se dell’opposto schieramento! Non c’è che dire: i politici calabresi sono dei signori! Evviva la democrazia che li elegge!
Questa è la classe politica calabrese che infesta la regione e che resiste al passare del tempo e delle generazioni.
Ora tocca al Rappoccio pagare: lui che sull’esempio delle impunità passate, dell’omertà insita nella gente reggina, sulle promesse da marinaio (e da lestofante diciamolo!) ha ottenuto un’elezione immeritata. Dovrà restituire tutto il maltolto! Quanto illecitamente guadagnato in questi due anni e mezzo e fino all’ultimo euro!
Questo il quadro desolante della politica in Calabria: ormai sono diventati talmente sfacciati e impuniti da non mantenere più alcun contegno. Ecco quindi che non solo ti promettono il posto fisso ben remunerato ma qualora lavori già da precario ti invitano pure a licenziarti! Roba da galera? Decidano i lettori.
E dunque chiediamo e speriamo che la punizione, la pena, sia durissima, implacabile qualora le indagini e il processo confermeranno le accuse rivolte. Talmente severa da distogliere qualsiasi altro pretendente dall’utilizzare il brevettato “metodo Rappoccio”.
Che in politica ci sia gente come Rappoccio lo sanno tutti, lo sappiamo anche noi della Fiamma che a questa gente, quando si è avvicinata per avere una candidatura (per una facile elezione visti i nostri numeri), abbiamo detto sempre e soltanto no!
Lo sanno anche e soprattutto i cittadini, quelli che a tali politici si rivolgono per ottenere il posto di lavoro forse perchè convinti di essere nati da una “gallina bianca” e non da una comune. E allora delle due l’una: o questi cittadini sono convinti che tali politici manigoldi, (anzi chiamiamoli con il loro nome: delinquenti!) siano dei superuomini in grado di materializzare posti di lavoro come un genio della lampada o sono al pari dei politici delinquenti anch’essi! E basta con il buonismo che impera in questa ipocrita e corrotta società moderna: alla Fiamma abbiamo detto no da tempo a questa predica! Basta con la scusa del “bisogno”, del “tengo famiglia”. Il bisogno e la famiglia ce l’abbiamo tutti dunque tutti dovremmo comportarci allo stesso modo? Oppure il calabrese onesto mangia una volta al mese o lo stesso non ha famiglia? I suoi figli non devono vestire, non vanno a scuola? Dunque noi che da soli ci siamo trovati il lavoro grazie alle nostre capacità siamo degli idioti? Evidentemente passiamo per tali in questo squarcio di sporchissima società calabrese visto che avremmo potuto evitare di sforzarci tanto per un misero stipendio.
Gente che vorrebbe passare sopra tutto e tutti, sopra quei giovani onesti, quelli che hanno sacrificato allo studio la propria gioventù, al di sopra di quelli incapaci di scendere a compromessi, nel rispetto coerente di quella mentalità mafiosa che attanaglia la città!
Ecco perchè non solo vogliamo che sia condannato Rappoccio ma chiediamo che gli “850 figli della gallina bianca” siano anch’essi puniti! Forse ciò non sarà possibile, forse non avranno commesso alcun reato penale, non sono un esperto della professione legale, ma se gli stessi hanno “commercializzato” il proprio voto è nel minimo delle nostre aspettative che questa gentaglia venga interdetta all’elettorato attivo e passivo per almeno 10 anni!
Un simile maxi-processo sarebbe un sogno per noi e qualora il miracolo si realizzasse e ciò dovesse avvenire la Fiamma non tarderebbe un millesimo di secondo a costituirsi parte civile.
Dal punto di vista elettorale questa missiva non ci farà guadagnare un voto, ci esporrà anzi a diversi attacchi ma la lotta per accaparrarsi un voto in più la lasciamo agli altri partiti vista la spazzatura che candidano ad ogni tornata elettorale salvo però spendersi fino a qualche mese prima del voto con valanghe di comunicati su “liste pulite”, codici etici e certificati antimafia!
Il nostro movimento del voto di questa gente non ha bisogno, ci sputa sopra e anzi li invita chiaramente a fare attenzione quando si troveranno nell’urna a non sporcare con la loro fetida mano e la matita che impugneranno quel simbolo glorioso, quello stemma di legalità e rettitudine morale, di idee, di azione, di audacia che caratterizza il Movimento Sociale Italiano.
Per noi questa gente rappresenta un virus: i “Rappoccio” sono solo la malattia che dallo stesso ne scaturisce.
Redazione@approdonews.it