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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Randagismo, testa di capra trovata davanti casa di una volontaria in Calabria Nota di "Stop Animal Crimes Italia Movimento Nazionale"

Randagismo, testa di capra trovata davanti casa di una volontaria in Calabria Nota di "Stop Animal Crimes Italia Movimento Nazionale"

Una testa di capra è stata rinvenuta davanti una struttura dove una nostra attivista custodisce alcuni cani
raccolti dalla strada a Montebello Jonico (RC).
Il grave gesto intimidatorio è stato denunciato ai Carabinieri Forestali di Reggio Calabria.
Non è la prima volta che accade un fatto di tale gravità, poichè tipico atto intimidatorio di stile mafioso,
già accaduto lo scorso anno (questa volta la testa di un gatto recapitato presso una nostra volontaria) e che
non abbiamo potuto denunciare per il timore della volontaria che non ha voluto esporsi, per cui non
abbiamo potuto depositare esposto per rispetto della volontaria che, tra l’altro, decideva di ritirarsi dal
volontariato; questa volta, la minaccia verosimilmente nasce dal fatto che la volontaria dando da mangiare
ad alcuni cani infastidisce i pastori della zona.
A Montebello Jonico da anni si prende cura di alcuni cani della zona, cercando loro famiglia, in
quell’attività ormai diventata la regola in tutto il sud Italia: un sistema animalista che si sostituisce a quella
pubblica amministrazione istituzionalmente preposta ma inadempiente in tema di contrasto al randagismo,
dando forma ad una capillare rete di Associazioni e volontari che su tutto il territorio nazionale gestiscono
i cani randagi in maniera autonoma e come tale inevitabilmente fuori dalle regole.
Come Movimento di denuncia, oltre a stringerci intorno alla nostra attivista, stiamo per lanciare sul
territorio nazionale un progetto imponente per ristabilire l’ordine normativo ossia spingere l’animalismo –
da 40 anni incapace di limitare il fenomeno del randagismo – a dedicarsi alla malattia e non solo ai
sintomi, mettendosi a disposizione degli Enti preposti al fine di individuare soluzioni al problema; il
nostro progetto, in particolare, prevede di: rendere trasparenti le movimentazioni di denaro che circola
nelle Associazioni e volontari, stimolare l’ingreso nei canili (oggi lager nelle mani di aziende private)
abbattendo gli ostacoli interessati dei gestori, sollecitare gli Organi di controllo a reprimere con efficacia
le violazioni in tema di abbandono e maltrattamento, avviare con i Sindaci (da cui riteniamo necessit
ripartire) programmi preventivi (censimento dei randagi, controlli sulla presenza di microchip nei cani di
proprietà, contrasto al randagismo del cane vagante padronale, sterilizzazioni in sale ambulatoriali
realizzate in proprio da più Sindaci, ecc…).
In poche parole, spingere i Sindaci ad investire non nei canili quale unica soluzione al randagismo ma
nella prevenzione, per contrastare seriamente un fenomeno sociale politico, sanitario e criminale che viene
sfruttato da un lato e inorato dall’altro. Evidentemente il nostro lavoro di opposizione al sistema esistente,
spesso denunciando le omissioni e le Associazioni poco trasparenti, non è gradito!
Il Movimento ha incontrato il Sindaco di Montebello Jonico per chiedere sostegno morale all’attivista,
presso la cui abitazione due volte al giorno transitano i Carabinieri – che ringraziamo come sempre – ma
anche per chiedere un incontro con tutti i comuni dell’area Grecanica (testimonianza del glorioso passato
greco) per proporre loro le nostre soluzioni una volta per tutte contro il randagismo