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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Racket: denuncia estorsione e fa arrestare i responsabili

Racket: denuncia estorsione e fa arrestare i responsabili

Padre e figlio arrestati dagli agenti del Commissariato di Lamezia Terme dopo la consegna del denaro

Racket: denuncia estorsione e fa arrestare i responsabili

Padre e figlio arrestati dagli agenti del Commissariato di Lamezia Terme dopo la consegna del denaro

 

 

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Ha ricevuto una richiesta estorsiva di 700 euro, ma, anziché pagare, ha denunciato tutto alla polizia consentendo l’arresto dei responsabili. La vittima dell’estorsione, un carrozziere, ha fatto scattare così l’intervento del personale del Commissariato di Lamezia, che ha eseguito due arresti in flagranza e un fermo. I tre arrestati, dei quali, al momento, non sono state rese note le generalità, sono tutti di Lamezia Terme.
Sono padre e figlio, Michele e Marco Sorrentino, di 68 e 22 anni, le due persone arrestate da personale della polizia del Commissariato di Lamezia Terme per un’estorsione ai danni di un carrozziere che ha denunciato l’accaduto. I due sono stati arrestati in flagranza di reato per estorsione dopo che avevano incassato i 700 euro della tangente chiesta alla loro vittima. Allo scambio, avvenuto nelle vicinanze dell’attività commerciale presa di mira, c’erano anche gli agenti, che sono intervenuti subito dopo la consegna del denaro. La polizia ha poi sottoposto a fermo Giovanni Caruso, di 24 anni, sospettato di essere complice di padre e figlio. Caruso, che era non presente alla riscossione, ha accompagnato i due Sorrentino nella carrozzeria e, secondo l’accusa, aveva assistito alle pressanti richieste di denaro rivolte al titolare, per ottenere il quale erano arrivati a minacciare la vittima di morte, oltre a prefiguragli ingenti danni all’attività. Le indagini sono cominciate dopo un episodio di cui fu vittima il titolare dell’attività commerciale. Gli agenti della squadra investigativa sono riusciti poi ad ottenere la fiducia della vittima, che ha iniziato a collaborare permettendo l’arresto in flagranza dei due. Marco Sorrentino e Giovanni Caruso sono sottoposti all’avviso orale di ps, ma non risultano essere legati ad ambienti della criminalità organizzata.