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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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“Su Afor ed Arssa non c’è più tempo per la melina politica”

“Su Afor ed Arssa non c’è più tempo per la melina politica”

E’ quanto afferma Alfonso Dattolo (Udc)

“Su Afor ed Arssa non c’è più tempo per la melina politica”

E’ quanto afferma Alfonso Dattolo (Udc)

 

 

“Su Afor ed Arssa non c’è più tempo per la melina politica che paralizza l’Istituzione Regione e vanifica gli sforzi tesi a ridare ai due Enti una prospettiva dignitosa e compatibile con la gravissima congiuntura economica”.

Lo afferma Alfonso Dattolo, presidente del Gruppo consiliare dell’Udc, secondo il quale “Un conto è il ragionamento proficuo, il confronto politico ed istituzionale e persino la dialettica anche accesa, un altro paio di maniche, invece, è l’ostruzionismo che si tocca ormai con mano e che, evidentemente, nasconde l’intenzione politica, che francamente non si capisce a chi giovi, di non consentire alla Calabria di fare passi in avanti, né sul piano del funzionamento di Enti cosi delicati per lo sviluppo di settori strategici né sul piano, oggi forse come mai così decisivo, della reputazione nazionale per una terra come la nostra storicamente svantaggiata. In sostanza: l’impressione è che una parte della politica presente in Consiglio regionale stia strumentalizzando questioni molto serie che da noi attendono risposte altrettanto serie per questioni che non attengono al merito della riforma proposta. Se così è, l’Udc non ci sta”. Ancora il capogruppo dell’Udc: “Lo hanno compreso ormai anche le pietre che il processo di riforma di Arssa ed Afor, Enti commissariati da cinque anni, è ineludibile. L’assessore Trematerra non si è risparmiato in niente per spiegare, accettando di modificare strada facendo l’originale progetto legislativo. Ha fornito, sostenuto dal Presidente Scopelliti, negli innumerevoli incontri col sindacato e nel confronto con le forze politiche, ampie rassicurazioni, sia per ciò che riguarda la salvaguardia dei livelli occupazionali che le garanzie dei lavoratori, ma se il risultato cui si è giunti è la chiusura pregiudiziale verso una riforma senza la quale il rischio è il default dei due Enti, allora c’è una sola conclusione da trarre ed è giusto che i calabresi siano avvertiti. Ossia: si vada in Aula lunedì 24 e ciascuna forza politica si assuma dinanzi alla Calabria le proprie responsabilità. Si spieghi perché non va bene la riforma che la Giunta regionale e la competente Commissione consiliare, dopo attenta valutazione, hanno approvato non per penalizzare qualcuno, ma per mettere in sicurezza un patrimonio di beni, di storia formidabile e di esperienza professionale che, se oggi non viene riposizionato nello scacchiere economico e politico regionale e nazionale potrebbe subire dai meccanismi messi in moto dalla spending review un traumatico contraccolpo”. “Su Afor ed Arssa – argomenta Dattolo – il tempo è scaduto. Accettare ulteriori slittamenti, come hanno chiesto alcuni capigruppo l’altro giorno, senza alcuna motivazione plausibile, avrebbe significato cedere ad una logica politica che a nostro avviso non fa gli interessi della Calabria e non fa bene alla politica. Ognuno ha naturalmente il diritto di pensarla come crede e di difendere le proprie posizioni, ma in politica, se non si vuole essere autoreferenziali, occorre dare una spiegazione ai comportamenti e trarne le logiche conseguenze. Se una frangia di persone non intende dare il via libera a riforme ormai ineludibili, necessarie e vitali, noi abbiamo il dovere di guardare all’insieme dei 2 milioni di calabresi che non intendono stare fermi mentre spira il vento di un’austerità che non promette nulla di buono per il Mezzogiorno. Se mentre imperversano i venti delle ristrettezze finanziarie, mentre vengono decurtate risorse e il welfare subisce tagli incredibili, c’è ancora una parte di Calabria che intende voltare le spalle al futuro, si accomodi pure, ma l’Udc e la maggioranza con cui abbiamo concordato di modernizzare la Regione sono di un altro avviso. Con che coraggio spiegheremo ai calabresi ed alle nuove generazioni di laureati e non, talentuosi o meno, che ci consentiamo il lusso, coi tempi che corrono, di sciupare preziose opportunità di rilancio dell’agricoltura e della forestazione sol perché non intendiamo far passare una riforma importante che darebbe lustro ad una formula politica non condivisa? Agli amici dell’opposizione, ai quali in più occasioni ho riconosciuto spirito di cooperazione per approvare leggi importanti, l’Udc ribadisce la validità della proposta legislativa che il 24 andrà in Aula mentre fino all’ultimo secondo attenderemo di conoscere, se ci sono, le proposte alternative, puntuali e supportate da elementi concreti; controproposte che fino a questo momento non sono state mai fatte, mentre, viceversa, si è assistito ad un gioco di dilazioni che non è destinato né a creare ricchezza vera per la Calabria né a costruire alcunché di positivo”