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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Scongiurare la chiusura della sede decentrata del Tar di Reggio Calabria”

“Scongiurare la chiusura della sede decentrata del Tar di Reggio Calabria”

Lo dichiarano i Senatori Ncd Bilardi, Caridi e D’Ascola

“Scongiurare la chiusura della sede decentrata del Tar di Reggio Calabria”

Lo dichiarano i Senatori Ncd Bilardi, Caridi e D’Ascola

 

“E’ fondamentale scongiurare immediatamente la chiusura della sede decentrata del Tar di Reggio Calabria”. Lo affermano, in una nota congiunta, i Senatori del Nuovo Centrodestra Giovanni Bilardi, Antonio Caridi e Nico D’Ascola. “Reggio è Città Metropolitana, è sede di Corte d’Appello, è sede nazionale dell’Agenzia dei Beni confiscati: basterebbero solo questi elementi per evidenziare che la necessità di avere il Tar sul territorio è evidente. La quantità del contenzioso, inoltre, pone la sede di Reggio Calabria al pari del distretto di Catania, tanto per fare un esempio e il personale del Tar è composto da dipendenti pubblici che resteranno tali anche in caso di chiusura, in quanto non dotati di uno specifico contratto, per cui essi dovrebbero semplicemente tornare alle proprie amministrazioni di origine ed è evidente che non ci sarebbe alcun risparmio. Identico discorso per l’immobile, che viene utilizzato a titolo gratuito. Non è certamente con un provvedimento del genere – continuano i Senatori del Nuovo Centrodestra – che si può pensare all’attuazione di politiche di spending review. E siamo costretti a ribadire ancora una volta che su un territorio come quello di Reggio Calabria è impensabile ridurre i presidi di legalità, in un momento in cui piuttosto sarebbe necessario supportare la magistratura, sottoposta quotidianamente a lavorare con notevoli sforzi, tra carenze di organico e di risorse, e tutti i soggetti che, a vario titolo, operano per rafforzare i principi di legalità. Riteniamo, quindi, che il Governo debba immediatamente rivedere questo provvedimento – concludono i Senatori del Nuovo Centrodestra Giovanni Bilardi, Antonio Caridi e Nico D’Ascola – e ci stiamo impegnando proprio affinché venga riesaminata e modificata questa decisione assolutamente illogica”.