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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Scienza, paradigmi e linguaggi”

“Scienza, paradigmi e linguaggi”

Domani, alle 18, al Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria, il convegno di Giuseppe Giordano, docente dell’Università di Messina

“Scienza, paradigmi e linguaggi”

Domani, alle 18, al Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria, il convegno di Giuseppe Giordano, docente dell’Università di Messina

 

 

Prosegue l’instancabile attività di divulgazione del Planetario Pythagoras all’interno del Corso di Formazione “Leggere la Scienza”: domani, ore 18, il prof. Giuseppe Giordano (Unime) terrà la conversazione a tema: “Scienza, paradigmi e linguaggi”.
Quanto conta il linguaggio nella scienza? E la comunicazione? Il concetto di “paradigma” proposto da Thomas Kuhn quanto ha rivoluzionato la storia della scienza? E cosa significa?
Il prof. Giordano insegna “Storia della Filosofia Contemporanea” e “Filosofia della Scienza” presso l’Università di Messina. Da anni docente in diverse “Scuole Estive di Alta Formazione”, promosse dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, svolge anche lezioni nell’ambito della “Scuola di liberalismo”, organizzate annualmente e in sedi diverse dalla Fondazione “L. Einaudi”.
È membro del “Centro Studi di Filosofia della Complessità Edgar Morin” del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Messina. Dirige, insieme a Giuseppe Gembillo, la collana “Interazioni” per i tipi dell’editore Armando Siciliano, la collana “Variazioni” per l’editore Rubbettino, e la collana “GaiaMente” per la casa editrice “Le Lettere”.
Infine, è coordinatore del comitato editoriale della rivista “Complessità”, e fa parte del comitato editoriale della rivista “Il Maurolico. Giornale di Storia Scienze Lettere e Arti”.
L’attività di ricerca del prof. Giordano è incentrata sull’analisi storico-filosofica dei rapporti fra scienza e filosofia, dagli sviluppi dell’epistemologia del Novecento all’indagine sulla filosofia degli scienziati contemporanei, passando per la filosofia della complessità. Una prospettiva che tanto dal versante scientifico quanto da quello filosofico ha superato la distinzione fra le cosiddette “due culture”, avendo compreso che è possibile contemperare in un unico orizzonte di senso un approccio al reale di tipo scientifico (approccio che non vuole rinunciare alla ricchezza e varietà del mondo) e uno di tipo filosofico (che epistemologicamente sostenga una visione storicista del reale e delle sue spiegazioni).