“Pedalata per la sicurezza”, per ricordare gli otto ciclisti che persero la vita tragicamente
redazione | Il 04, Dic 2011
Domani la ricorrenza religiosa, ma oggi quella di amici, colleghi e di una comunità che non vuole e non può dimenticare. organizzata dall’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme e dal Ciclo Club Lamezia
di Antonietta Bruno
“Pedalata per la sicurezza”, per ricordare gli otto ciclisti che persero la vita tragicamente
Domani la ricorrenza religiosa, ma oggi quella di amici, colleghi e di una comunità che non vuole e non può dimenticare. organizzata dall’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme e dal Ciclo Club Lamezia
LAMEZIA TERME – Domani la ricorrenza religiosa, ma oggi quella di amici, colleghi e di una comunità che non vuole e non può dimenticare. Si è svolta stamattina all’insegna del ricordo e della commozione la manifestazione una “Pedalata per la sicurezza” organizzata dall’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme e dal Ciclo Club Lamezia, per ricordare gli otto ciclisti lametini che il 5 dicembre del 2010 persero tragicamente la vita lungo la strada statale 18. Otto vite spezzate e otto famiglie distrutte quelle di Fortunato Bernardi,Rosario Perri, Franco Stranges, Domenico Palazzo, Pasqualino De Luca, Giovanni Cannizzaro, Vinicio Puppin e Domenico Strangis, la cui memoria è stata celebrata attraverso l’utilizzo della bicicletta. Centinaia di due ruote condotte da ciclisti, amatori e bambini, si sono ritrovati in via De Sensi e da li è partita, fino la luogo della tragedia, una cordata silenziosa ma fiera di far parte di quel mondo che, dopo la famiglia e il lavoro, era il mondo delle otto vittime di Lamezia. Nel giorno del ricordo, tantissime le persone che si sono unite al dolore delle famiglie coinvolte dall’assurda tragedia. Dalla gente comune a rappresentanti di circoli sportivi e delle associazioni “Ciclismo sicuro”; “Omicidio stradale”; “Gabriele Borgogni” e “David Occhio alla Strada”. Associazioni nate per promuovere la proposta di legge che istituisca il reato di omicidio stradale; per promuovere e diffondere il concetto della sicurezza stradale; per sostenere gli amici della polizia stradale ma, soprattutto, per lanciare un unico importante messaggio. Quello di rispettare le regole della strada e combattere ogni forma di dipendenza, causa prima della maggior parte degli incidenti stradali. Dipendenza, di cui era effetto nel momento dell’impatto mortale, il giovane marocchino Chafik El Ketani. Nel corso della manifestazione, significativa è stata la donazione da parte degli organizzatori, di 50 caschetti giovani e bambini, e toccante la deposizione di fasci di fiori sul luogo dell’incidente, e di una corona di boccioli ai piedi del monumento a loro dedicato. Alla manifestazione, assieme ad amici e familiari delle vittime, tra gli altri, anche il sindaco Gianni Speranza e il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci.
Antonietta Bruno