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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Lo scioglimento della Multiservizi rappresenta il preludio alla logica chiusura”

“Lo scioglimento della Multiservizi rappresenta il preludio alla logica chiusura”

E’ quanto afferma in una nota le segreterie provinciali di Idv e PdCI di Reggio Calabria

“Lo scioglimento della Multiservizi rappresenta il preludio alla logica chiusura”

E’ quanto afferma in una nota le segreterie provinciali di Idv e PdCI di Reggio Calabria

 

 

Lo scioglimento della Multiservizi è estremamente tardivo e, a questo punto, rappresenta il preludio alla logica chiusura, definitiva e traumatica, del sipario rappresentato dal modello-Reggio di Arena e Scopelliti che si avrà con l’inevitabile scioglimento del Consiglio Comunale di Reggio Calabria.

Da quasi un anno e mezzo, in splendido e totale isolamento, abbiamo sollecitato, additati come “cialtroni e nemici di Reggio”, la banale applicazione, da parte dell’amministrazione comunale, del famigerato articolo 3 dello Statuto della Multiservizi che prevede il suo scioglimento in caso di infiltrazioni mafiose. In tutto questo lunghissimo periodo, prima il sindaco f.f. Raffa e poi il sindaco Arena e le loro giunte, hanno fatto scandalosamente orecchie da mercante.

Un atteggiamento amministrativamente incomprensibile e politicamente suicida.

Non sono, infatti, state sufficienti le puntuali inchieste della Procura reggina, né l’arrivo della Commissione d’Accesso Antimafia, giunta proprio per l’affaire-Multiservizi, per indurre l’amministrazione comunale ad assumere un’indispensabile decisione drastica e definitiva. Al contrario, abbiamo assistito ad una sorta di folle sfida contro tutto e tutti che, però, si è, letteralmente, infranta un istante dopo la ricezione della formale comunicazione della Prefettura, guidata magistralmente dal Prefetto Piscitelli, con la quale è stata formalmente negata la certificazione antimafia alla Multiservizi.

Un infamante sigillo che rappresenta la migliore risposta a tutti quei personaggi che, sfidando le leggi, l’opportunità politico-amministrativa e anche il minimo buon senso, sostenevano, pubblicamente e fino a pochi giorni fa, l’assoluta idoneità della società mista di Archi in quanto “immunizzata”. Insomma, parlavano come se si trattasse di uno sfortunato paziente del reparto di ematologia.

La realtà è, invece, drammatica: abbiamo appreso che tra le varie puntuali motivazioni a sostegno della decisione assunta dalla Prefettura vi è un aspetto inquietante. Vi sarebbero, secondo la Prefettura, dipendenti della Multiservizi che sarebbero stati assunti grazie alla vicinanza o alla diretta intercessione delle cosche della ‘ndrangheta. E’ un particolare agghiacciante che merita attenzione assoluta. Chiediamo, pertanto, in via ufficiale, che vengano salvaguardati tutti i posti di lavoro, della società in liquidazione Multiservizi, con l’assoluta e tassativa esclusione di tutti quei personaggi che sono direttamente collegati o, peggio, espressione della ‘ndrangheta. Si tratta di una questione dirimente e fondamentale sulla quale si gioca la credibilità delle Istituzioni. Contestualmente ribadiamo che la gestione dei servizi della Multiservizi e, a questo punto, anche di tutte le altre società miste ritorni ad essere comunale. Non è ammissibile mantenere un sistema strutturale di società partecipate che costa alla collettività, in maniera del tutto ingiustificata, un fiume di denaro pubblico. Risorse sperperate a fronte della mancanza di servizi adeguati e degni di questo nome.

E’ del tutto ovvio che, ormai, il sindaco Arena dovrà svolgere, per il poco tempo che gli resta da primo cittadino, il commissario liquidatore della città, poiché la decisione della Prefettura sulla Multiservizi rappresenta un tragico spartiacque per il futuro della nostra città. Un risveglio agghiacciante dopo i lunghi anni della sbornia del modello-Reggio: un punto di non ritorno che, certamente, porterà allo scioglimento del Civico Consesso. Abbiamo sempre affermato e ribadito un concetto semplicissimo: “meglio il commissario prefettizio che la ‘ndrangheta”. La Prefettura ha formalmente comunicato, alla città e ai reggini, che la Multiservizi, società mista a maggioranza comunale, è inquinata dalla mafia e quindi le conseguenze saranno ovvie e naturali.

Le Segreterie Provinciali di Idv e PdCI di Reggio Calabria