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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Le linee guida della Regione tradiscono la partecipazione dei comuni, quella popolare e la strategia rifiuti zero”

E’ quanto affermano la Rete per la difesa del territorio “F. Nisticò” e il Coordinamento provinciale “Legge Rifiuti Zero”

“Le linee guida della Regione tradiscono la partecipazione dei comuni, quella popolare e la strategia rifiuti zero”

E’ quanto affermano la Rete per la difesa del territorio “F. Nisticò” e il Coordinamento provinciale “Legge Rifiuti Zero”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Ieri nella sede della Provincia di Cosenza si è tenuta la terza riunione convocata dalla provincia e a cui sono stati invitati i sindaci del cosentino e a cui hanno assistito aderenti alla Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” e al coordinamento provinciale “Legge Rifiuti Zero”. Molti amministratori, già nel passato, sostenevano che la strada maestra da seguire era la differenziata, tuttavia per risolvere la ciclica emergenza rifiuti proponevano la costruzione, la riapertura o il potenziamento di

discarica. Oggi però si sta avviando una fase nuova in merito alla gestione dei rifiuti e questo, soprattutto, per via della chiusura del commissariato che è stato anche un parafulmine per molti. Tale processo di transizione di poteri in materia sta andando in direzione contraria rispetto a quello che sostengono oggi i sindaci della provincia cosentina i quali sono fermamente convinti della necessità di puntare alla raccolta differenziata porta a porta, spinta. Le linee guida dell’assessore regionale Pugliano vanno in direzione diametralmente opposta perché, ad esempio, parlano di rifinanziamento di
impianti in Calabria e che sono, con tutta evidenza, finalizzati all’incenerimento e completamento di Gioia Tauro. Per realizzare questi mega impianti (uno a Reggio e uno nel cosentino) verranno spesi sessanta milioni di euro a fronte di continue lamentele circa la mancanza di fondi. Con questo sistema la gestione dei rifiuti resterà in mano alla Regione senza che siano valorizzate e coinvolte le amministrazioni locali, anzi, tutt’altro.

Attualmente la R.D.T. sta affiancando il comitato che – a livello nazionale – sta proponendo una legge di iniziativa popolare per i rifiuti zero, che domenica 14 aprile vedrà il primo FIRMA DAY in tutta Italia. Ovviamente questa proposta/strategia non è pensata sulla peculiare situazione di emergenza calabrese come in nessun territorio in emergenza in Italia. Tuttavia è auspicabile avviare quanto prima, la strategia rifiuti zero poiché rappresenta per operare una inversione politica e per incidere sugli attuali modelli produttivi che sono le prime cause dell’aumento vertiginoso dei rifiuti.

La R.D.T e il coordinamento “Legge Rifiuti Zero” vogliono avanzare proposte serie e concrete. L’obbiettivo è quello di tendere a valorizzare tutto il rifiuto. Appare necessario decentrare la gestione rifiuti tramite la creazione di ambiti territoriali che prevedano la valorizzazione del rifiuto che va inteso come ricchezza collettiva e non come onere. La proposta della R.D.T. e del coordinamento prevede il coinvolgimento assoluto delle amministrazioni comunali ma anche dei cittadini, tramite
meccanismi di partecipazione dal basso. Oggi però in Calabria la discarica è un sistema di speculazione e non di risoluzione dei problemi. Risulta strano che, spesso in Calabria, chi gestisce la differenziata gestisce pure l’indifferenziata nonché le discariche.

Rete per la Difesa del Territorio “F. Nisticò”
Coordinamento provinciale “Legge Rifiuti Zero”