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“L’analisi di Scopelliti va al cuore del problema”

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E’ quanto afferma Mario Magno (Pdl) in merito all’intervista rilasciata dal presidente della Regione sul quotidiano l’Avvenire

“L’analisi di Scopelliti va al cuore del problema”

E’ quanto afferma Mario Magno (Pdl) in merito all’intervista rilasciata dal presidente della Regione sul quotidiano l’Avvenire

 

 

“La via del rinnovamento della rappresentanza politico istituzionale del Pdl è, alla luce dei dati elettorali delle ultime amministrative e della crisi di rappresentatività che investe la politica italiana, l’unico antidoto in grado di risollevare un’aggregazione partitica (quella, appunto, del centro destra) che versa in uno stato di difficoltà crescente”.

E’ quanto afferma il Presidente della Commissione Riforme e Decentramento, Mario Magno (Pdl) che aggiunge: “L’analisi compiuta dal Presidente Scopelliti sulle colonne del quotidiano ‘Avvenire’ nei giorni scorsi va, pertanto, senza infingimenti al cuore del problema ed è da apprezzare innanzitutto nella sua tempistica perché consente di non farci trovare impreparati alla prossima scadenza elettorale e di esporci, indifesi e deboli, ad una nuova ondata di antipolitica”.

Secondo Magno “Le riflessioni del Governatore, inoltre, hanno il merito di saper bene interpretare una diffusa voglia di cambiamento di un popolo, quello del centro-destra, che da tempo subisce in silenzio, rammaricandosene ed allontanandosi dalle urne, un deficit di rappresentatività che è la nefasta conseguenza della legge elettorale nazionale e (sempre più spesso) dell’indicazione verticistica delle rappresentanze del territorio”.

“È chiaro – continua il Presidente della V Commissione – come una tale metodologia centralistica di scelta della classe dirigente è avvertita (quantomeno) come anacronistica in un’era in cui, invece, è il protagonismo del territorio e dei suoi vari animatori – tra i quali i tanti Sindaci ed Amministratori Locali – ad essere diventato, grazie all’elezione diretta, ad internet ed ai mezzi di comunicazione, centrale!”

“Il Presidente Scopelliti ha quindi il merito di trasferire questa preoccupazione, questa ansia di protagonismo e di partecipazione del territorio alle scelte della politica, nel bel mezzo del dibattito pubblico ed è chiaro che, davanti ad essa – sottolinea ancora – non si può rimanere inermi né preoccuparsi di salvaguardare rendite di posizione acquisite spesso senza alcun merito. Rischieremmo di somigliare alla banda del Titanic che continua a suonare (ed a compiacersi di suonare) mentre la nave affonda”.

“Un progetto di rigenerazione come quello auspicato con tanta lungimiranza dal Presidente Scopelliti richiede, tuttavia, uno sforzo supplementare: quello di delineare una nuova piattaforma programmatica e culturale che vi faccia da architrave: il rinnovamento fine a se stesso o invocato solo a parole rischierebbe, infatti – afferma Magno – di fare la fine del castello costruito sulla sabbia e si ridurrebbe alla stregua di mero popolusimo e vacuo grilliamo”.

Per l’esponente politico “La Calabria governata dal centro destra insieme all’UdC è, da questo punto di vista, un laboratorio politico da prendere ad esempio: un mix moderato di gioventù ed esperienza politica che governa saldamente la Regione è, infatti, riuscito – grazie a scelte coraggiose in materia di sanità, attività produttive, politiche ambientali, politiche occupazionali e di sviluppo, politiche sociali e culturali, scelte strategiche nell’impiego dei fondi europei – laddove, nel resto del Meridione, altri hanno fallito. Alla Calabria, pertanto, il Pdl nazionale ed il segretario Angelino Alfano non possono che guardare con attenzione per contenere il deficit di consenso che anche la recente tornata elettorale ha confermato, avendo l’umiltà giusta di capire che, o si riacciuffa l’elettorato momentaneamente perduto riportandolo, sia pure sotto altra forma, dentro l’area politica pidiellina, come ha sapientemente chiarito sul ‘Foglio’ il Presidente del Senato Renato Schifani, o si sparisce dalla scena politica italiana. È quindi, necessario (e lo ha confermato lo stesso Scopelliti) offrire questo progetto fatto di programmi concreti ed innovativi e di valori moderati rappresentativi del mondo cattolico, per come hanno richiesto i vescovi calabresi, alle piazze, virtuali e non, alla realtà della società civile, dei movimenti, delle associazioni, del mondo delle professioni e delle rappresentanze dei lavoratori. È giusto sottoporlo alla condivisione ed alla critica di chi ci ha scelto per essere governati ed ha, pertanto, il diritto di contribuire ad indicarci la rotta da seguire”.

Conclude Magno “È chiaro, tuttavia, come i nostri sforzi saranno vani se questo Governo tecnico non restituirà ai cittadini il potere di scelta dei propri rappresentanti e se le forze parlamentari in campo, Pdl in primis, non consentano il realizzarsi di questa aspettativa. La scelta delle primarie, indicata dal segretario Angelino Alfano, per gli eletti e per il programma, dimostra la buona fede del PdL in tale direzione; il futuro, pertanto, non può e non deve spaventarci e richiede il coraggio delle proprie scelte”.