Sindaco rassicura: “Non sarà abbattuto”. M5S e Pd: “Sarebbe scempio”
Allarme per rischio taglio albero secolare a Serra San Bruno
Sindaco rassicura: “Non sarà abbattuto”. M5S e Pd: “Sarebbe scempio”
SERRA SAN BRUNO (VIBO VALENTIA) – L’abete bianco secolare del bosco di Archiforo di Serra San Bruno in Calabria, classificato tra gli esemplari più alti in Europa con i suoi 55 metri di altezza per 5,5 di circonferenza, non sarà abbattuto. Lo assicura il sindaco del comune calabrese, Bruno Rosi, dopo che sul web si era diffusa la notizia di un piano che prevederebbe il taglio di oltre 2.600 abeti nei boschi della cittadina in cui sorge la Certosa fondata da San Brunone di Colonia. “Si tratta – dice Rosi, raggiunto telefonicamente dall’ANSA – di tre progetti di taglio che scaturiscono dalle indicazioni contenute nel Piano di assestamento del bosco redatto dagli esperti dell’Università della Calabria. Un lavoro che abbiamo ereditato essendo stato commissionato dalla precedente amministrazione e, in base al quale, è stata effettuata una ‘martellata’, cioè la segnalazione degli alberi da abbattere, che risale allo scorso mese di aprile. Siamo andati sul posto ed abbiamo verificato che solo un albero tra questi di grandi proporzioni, non quello indicato su internet, è stato inserito e presenta una carie alla base per cui sarebbe preferibile venisse tagliato per evitare che possa provocare danni agli altri”. “Chiederemo, comunque, ai tecnici dell’ateneo reggino – prosegue – di riverificare tutto il lavoro svolto e, se sarà necessario, di rivedere le scelte fatte. Quello che posso dire è che si è trattato di una strumentalizzazione bella e buona perché il taglio non è stato deciso, come qualcuno ha sostenuto, per rimpinguare le casse del Comune. E questo si può facilmente evincere dalla documentazione che mettiamo a disposizione di quanti vorranno approfondire la questione”. Sulla vicenda sono intervenuti anche i parlamentari Dalila Nesci, di M5S, e Bruno Censore, del Pd. “L’abete monumentale del bosco dell’Archiforo – ha detto Nesci – non si tocca. Liberarsene per ragioni di cassa è un reato tremendo, cui può pensare soltanto chi ha un’assoluta insensibilità e non sa neppure da dove viene l’aria che respira”. Censore, da parte sua, ha sostenuto da parte sua che “se la notizia dovesse trovare conferma, saremmo dinanzi ad uno oltraggio che deve essere necessariamente fermato. Della questione ho già interessato il Corpo Forestale dello Stato e le altre autorità preposte alla vigilanza”. Il parlamentare preannuncia anche un’interrogazione sulla vicenda.